La decisione di Bruce Willis di porre fine alla sua carriera di attore - dopo oltre quattro decenni - emergge dopo una recente diagnosi di afasia, un disturbo, alquanto raro, che gli inibisce molte capacità cognitive. Si tratta di condizione neurologica che colpisce la capacità di una persona di comunicare verbalmente o attraverso la scrittura.
Bruce Willis si ritira a causa dell'afasia
La figlia di Bruce Willis, Rumer, ha pubblicato su Instagram un post in cui aggiorna i seguaci, nonché i fan del padre, che le condizioni di quest'ultimo non gli permettono di portare avanti la sua attività recitativa: "Di conseguenza, e con molta considerazione, Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui", si legge nel post, che vi linkiamo di seguito:
Anche la madre di Rumer Willis, l'attrice Demi Moore, ha condiviso la dichiarazione. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle cause alla base di questa diagnosi che ha completamente cambiato la vita del famoso attore del grande schermo internazionale, star di Die Hard e Il sesto senso.
Da cosa scaturisce l'afasia?
La causa più comune alla base dell'afasia è il danno cerebrale da ictus. Può anche derivare da un trauma cranico, un tumore al cervello, un'infezione o una malattia degenerativa come l'Alzheimer. Questa malattia è causata da danni a una o più aree del cervello che gestiscono il linguaggio, secondo quanto afferma il National Institutes of Health.
L'afasia, dunque, agisce in questo modo: interrompe il flusso sanguigno - spesso alle aree del cervello responsabili del linguaggio - secondo quanto sostiene il dottor Adam Boxer, professore di neurologia all'Università della California, a San Francisco. La scienziata cognitiva della Ohns Hopkins University, Brenda Rapp, che lavora con persone affette da questa condizione, afferma che il disturbo porta a problemi di linguaggio, di lettura e di scrittura.
"Potete immaginare quanto sia frustrante se non riuscite a trovare le parole, se non siete capaci di organizzare le parole in frasi, se non riuscite a far sì che la vostra bocca produca i suoni che volete produca", ha aggiunto la dottoressa.
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