Il caso di Harvey Weinstein, la vicenda giudiziaria che ha generato il ciclone #MeToo, ha ottenuto il suo primo passo importante: il produttore è stato condannato ed è colpevole di stupro. La giuria, composta da sette uomini e cinque donne, ha deliberato dopo quattro giorni e mezzo di camera di consiglio. Il produttore, 67 anni, è colpevole di due capi di imputazione su cinque: atto sessuale criminale di primo grado e stupro di terzo grado.
Harvey Weinstein condannato: è colpevole di stupro
Il giudice James Burke ha ordinato che Harvey Weinstein venga messo sotto custodia e compaia in tribunale il prossimo 11 marzo 2020 per la sentenza. Il mogul rischia da 5 a 25 anni di prigione per l'atto sessuale di primo grado.
Le accuse di questa imputazione sono quelle di Miriam Haley, l'ex assistente di produzione che ha testimoniato contro di lui rivelando di essere stata abusata nel 2006.
La Haley ha incontrato Weinstein per la prima volta all'afterparty del film The Aviator di Martin Scorsese. Due anni più tardi, al Festival di Cannes, il produttore le promette un lavoro e quando si rivedono nell'appartamento di lui a SoHo, la costringe con la forza ad un rapporto orale.
La drammatica testimonianza della Haley, riportata integralmente dal sito The Hollywood Reporter, è molto simile a quella di Annabella Sciorra, che ha dato il via al processo.
Weinstein rischia invece fino a quattro anni di libertà condizionata per lo stupro di terzo grado di Jessica Mann, la seconda imputazione per la quale è stato trovato colpevole.
Harvey Weinstein: vittime raccontano gli stupri
La Mann è stata stuprata dall'ex produttore nel marzo del 2013: i due si sono incontrati ad una festa a Los Angeles e qualche mese più tardi lui si presenta nella sua stanza al DoubleTree Hotel di Manhattan.
La violenza è descritta in maniera piuttosto brutale dall'aspirante attrice, nonostante la legale di Weinstein, Donna Rotunno, ne ha messo in dubbio la credibilità perché i due hanno avuto una lunga relazione clandestina: Weinstein si inietta sul pene un farmaco che gli induce un'erezione e abusa di lei più volte. Le sue dichiarazioni sono state ricostruite dal New York Times.
Dei tre verdetti di non colpevolezza, due riguardavano l'accusa più grave, aggressione sessuale predatoria, che comportava una possibile condanna all'ergastolo.
Fonte foto: https://youtu.be/mubRYYYdB_o
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV