Addio alla regina della televisione: all'età di 78 anni è morta Raffaella Carrà. "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre". Così Sergio Iapino ha annunciato la scomparsa dell'attrice, conduttrice e ballerina che il Guardian ha recentemente definito "l'icona culturale che ha rivoluzionato l'intrattenimento italiano".
Raffaella Carrà: malattia l'aveva colpita da tempo
Iapino, i nipoti Federica e Matteo, Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, oltre agli amici e ai collaboratori più stretti, fanno sapere che la Raffa nazionale si è spenta dopo una malattia che l'aveva colpita da qualche tempo. Un male vissuto in totale riservatezza, "l'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei".
Nelle sue ultime disposizioni, la regina della tv ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. La Carrà aveva da poco compiuto 78 anni ed era stata celebrata in tutto il mondo con Ballo ballo, la colorata commedia musicale spagnola di Nacho Álvarez basata proprio sui grandi successi di Raffa.
Nel corso dei suoi settant'anni di carriera (iniziò nel 1950, a 9 anni, col film Tormento del passato di Mario Bonnard), la Carrà ha venduto oltre 60 milioni di dischi e vinto la bellezza di 22 dischi d'oro e di platino. Ha scritto pagine memorabili di storia della televisione con programmi come Canzonissima, Milleluci, Fantastico, Carramba! che sorpresa, Pronto, Raffaella? e il recente A raccontare comincia tu.
Raffaella Carrà: canzoni celebrate da Ballo ballo
Renzo Arbore ricorda la showgirl romagnola spiegando all'Ansa che con la sua scomparsa, "gli storici parleranno della fine della Belle Époque del piccolo schermo".
Io provo un grande dolore per aver perso un'amica e una collega. Ho tanti ricordi che mi legano a lei, alle giornate trascorse in piscina insieme con Gianni Boncompagni e Mario Marenco. Era il momento più bello della televisione.
Un fiume di messaggi sui social celebra "la pop star italiana che ha insegnato all'Europa la gioia del sesso". In un nota, il Presidente della Rai Marcello Foa e l'amministratore delegato Fabrizio Salini definiscono la Carrà "una donna che ha dato al mondo dello spettacolo passione, entusiasmo, allegria, creatività e, insieme, un profondo rigore professionale, un amore per i dettagli, un'attenzione continua e un rispetto profondo per il pubblico".
A lei va il grazie della Rai per aver scritto pagine fondamentali della storia del Servizio Pubblico. Raffaella è stata e continuerà a essere un modello al quale ispirarsi, anche per le giovani generazioni, per la sua capacità di parlare a tutti, di innovare e, in molti casi, di precorrere i tempi.
"Ciao, Raffaella": attraverso un tweet, anche la Juventus ricorda la Carrà, storica tifosa bianconera.
Foto interna: Ufficio stampa Rai
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