La notizia della chiusura di Rai Movie e Rai Premium, voluta dal piano industriale dell'AD Salini, ha scosso spettatori e addetti ai lavori. Negli intenti della nuova Rai, le due reti sarebbero accorpate in un unico canale tutto al femminile, che rilancerà la programmazione di cinema e serie tv del servizio pubblico. In tanti, tuttavia, hanno protestato per questa scelta. È nata addirittura una petizione su Change.org per scongiurare la chiusura di uno degli spazi più ricchi, seguiti e soprattutto gratuiti di cinema in tv. In seguito a quest'ondata di dissenso, i vertici di Viale Mazzini hanno voluto precisare quale sarà il destino del canale Rai dedicato al cinema 24 ore su 24.
Rai Movie chiude? La Rai fa chiarezza
Rai Movie e Rai Premium non chiudono, si legge nella nota Rai: andranno a fondersi in una rete unica (probabilmente Rai6) che valorizzerà l'offerta in base alla composizione del pubblico. “A fronte di una proposta attuale – recita il comunicato – che prevede un solo canale di cinema (Rai Movie), il Piano disegna un'offerta cinematografica ancora più presente su più canali. Ciò consentirà, peraltro, di andare maggiormente incontro alle esigenze del pubblico offrendo meno repliche e una più ricca e varia programmazione di cinema, serie tv e contenuti originali”.
Il nuovo canale e Rai4, aggiunge la nota, “sono stati costruiti tenendo conto della profilazione riguardante generi e fasce di età: l'individuazione di due canali, uno più orientato al pubblico femminile e uno a quello maschile, deriva dalla necessità di costruire un prodotto che sia appetibile per una platea sempre più ampia. Nel caso specifico, i nuovi canali puntano, pertanto, ad avere una programmazione di maggior appealing in base a tutte le profilazioni emergenti dalle rilevazioni di ascolto esistenti universalmente nel mondo dei media che segnalano una differenza di gradimento di prodotti televisivi basata su fasce di età e generi”.
Rai Premium chiude: diventa Rai6
“L'immagine di prodotti appartenenti a una discriminazione di genere – conclude il comunicato – basata su modelli relativi a decenni passati appartiene ad una narrazione fuori dal tempo, dalla logica, dall'interesse dell'attuale management e completamente priva di ogni fondamento e, in ogni caso, non appartiene in alcun modo a questo Piano Industriale. In aggiunta, il contenuto cinematografico sarà determinante nell'offerta di Rai Play, considerata centrale nel nuovo assetto. Il Piano, pertanto, garantisce la stessa proposta e un'attenzione confermata al contenuto cinematografico”.
“È corretto parlare di un aumento dell'offerta cinematografica, che riguarderà l'aggiornamento della programmazione di Rai4 e Rai5, senza alcuna chiusura o taglio. La Rai investe su un progetto complessivo di rilancio che si rispecchia anche nella decisione strategica di istituire due nuovi canali: uno in lingua inglese e uno dedicato alle istituzioni, realizzando quanto previsto dal Contratto di servizio”.
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