Demon Slayer ha subito ingenti perdite a causa della pirateria

Demon Slayer: l'industria dell'animazione avrebbe perso ben 400milioni di dollari a causa della pirateria.

Che Demon Slayer sia ormai un fenomeno da milioni di dollari è risaputo. Dal manga, alla serie animata fino al film uscito da poco nei cinema, ogni prodotto uscito a suo nome è sempre stato al centro dell'attenzione mediatica per i numeri da capogiro raggiunti nel giro di pochissimo tempo.

Eppure c'è un particolare di cui si parla poco ma che ha creato diversi danni e si tratta della pirateria. Per via della sua fama, infatti, Demon Slayer è tra le serie più piratate tra tutte. E ciò, solo nel mese di Dicembre è costato ben 400milioni di dollari all'industria dell'animazione giapponese. Attenzione, da qui in poi, il testo può contenere spoiler.

Demon Slayer: la pitateria procura danni incalcolabili alla famosa serie

Questo è un tweet con l'immagine dei due protagonisti della serie.

Demon Slayer 2, arrivano (già) accuse di sessismo - https://t.co/t4RXWyRYOp pic.twitter.com/Ta4xXGIluo

— DrCommodore (@_DrCommodore) February 21, 2021

Non è la prima volta che Demon Slayer è vittima di episodi di pirateria. Già in passato, infatti, si erano verificati problemi analoghi per i quali si era proceduto con denunce e relativi arresti. Quello recentemente emerso, però, sembra aver destato l'attenzione generale.

A causa di alcuni cofanetti non originali e venduti sul web, il mercato dell'animazione avrebbe subito infatti ben 400milioni di danni e tutto solo nel mese di Dicembre. Se si pensa all'intero anno o anche solo ai primi due mesi del 2021, quindi, si può dire che i danni siano incalcolabili. Per questo motivo, le autorità competenti hanno già iniziato a scandagliare la rete e a bannare tutti gli utenti che vendono materiale piratato.

Sta per arrivare la seconda stagione

E mentre la pirateria coinvolge la prima stagione dell'anime, in Giappone è finalmente stata annunciata la seconda stagione. Al momento non si hanno notizie circa la data di uscita. È stato però rivelato che l'arco narrativo che sarà trattato è quello inerente il quartiere a luci rosse.

Una notizia che ha allarmato i genitori e mobilitato il movimento femminista. I primi perché preoccupati da come sarà spiegato un simile argomento ai bambini, e il secondo perché non d'accordo circa l'immagine della donna che verrà data all'interno della storia. Problemi che al momento la produzione non ha affrontato in alcun modo ma che stanno girando da giorni attraverso i social.