E se Dragon Ball fosse animato in stile Pixar? Ecco l'incredibile risultato...

È il progetto di DBZ Tribute: un'inedita versione in CG di Dragon Ball. Il risultato? Lo lasciamo giudicare a voi...

Una versione di Dragon Ball come non l'avete mai vista. Si dice che quando uno scrittore decide di pubblicare un libro, allora quello non sarà più soltanto suo. Un po' sarà anche di tutti i lettori che lo avranno acquistato, liberi di interpretarlo come preferiscono, di rileggerlo sempre sotto punti di vista inediti o inesplorati.

Si potrebbe affermare che lo stesso principio valga per gli anime. Specialmente quelli di più successo. Specialmente per un mito come Dragonball.

Non si contano ormai più, infatti, tutti gli omaggi, le rielaborazioni offerte in questi decenni da generazioni di fan cresciuti a pane e Goku: non è questa la novità. È pur vero, tuttaviam che di tanto in tanto dal mare magnum di questa produzione emerge qualcosa di davvero notevole per qualità e orginalità.

Davvero nuovissimo – i primi video sono comparsi in rete circa una settimana fa – e degno di attenzione è il progetto non ufficiale di DBZ Tribute. Si badi bene: non ufficale non significa amatoriale. Perché di amatoriale i prodotti che vi vogliamo far vedere qui sotto non hanno proprio nulla. Anche perché si tratta del lavoro di artisti professionisiti che hanno pensato di ricreare in CG, con uno stile che effettivamente richiama alla mente quello tipico delle ultime proposte di Disney e Pixar, il capolavoro nato dalla penna di Toriyama.

Il risultato? A prima vista un po' spiazzante, ma di sicuro incuriosisce molto. Vedere Goku dai tratti molto più occidentali di come siamo abituati a pensarlo nell'immaginario collettivo può piacere o non piacere. Ma su questo punto forse è meglio non sbilanciarsi...

Dal sito ufficiale del progetto DBZ Tribute, gli artisti al lavoro sono Javier Zumaeta, Bruno Camara, Danilo Athayde, Marcus Edges, David Mourato, Thomas Lalande, James Mosingo, e Moize Opel. Hanno contribuito anche Mickael Vermosen, Michael Milano, Adad Morales, Daniel Kho e Diego Gonzalez.

Ecco il risultato del loro lavoro: