L'attacco dei giganti: 5 curiosità su Elvin Smith, dalla sua avversione per chi comanda all'interesse per Eren

Cinque cose che non tutti sanno su Elvin Smith, il comandante dell'armata ricognitiva

Elvin Smith, chiamato Erwin nell'edizione italiana, è il primo comandante dell'armata ricognitiva ne l'attacco dei giganti. Si tratta di un grande stratega, nonché personaggio importante per l'esito di molte battaglie, specie quella in cui riesce a salvare Eren.

Curiosità che non tutti sanno su Elvin Smith

- Il giorno del suo compleanno è il 18 Ottobre

- Secondo l'autore, Hajime Isayama, Erwin non è sposato perché non sa quando morirà, tuttavia non si può considerare universalmente single

- Per il suo personaggio, Isayama ha dichiarato di aver preso spunto da Alexander Veidt di Watchmen e di aver preso alcuni caratteri fisici da un modello che appare in un video di Paris Hilton

- Il suo soprannome da bambino era “sopracciglia

- Il personaggio di Elvin si può associare a quello del Dio Odino, da sempre associato alla caccia selvaggia e per il suo dare il benvenuto ai morti, cosa che in qualche modo fa anche lui mandando molti dei suoi uomini a morire

Analisi del personaggio

Ecco l'immagine del personaggio:

Quello di Elvin è senza alcun dubbio un personaggio molto forte, serio e calcolatore.

Leale verso i compagni e legato a loro, per amore della riuscita delle imprese, non esita però a mandarli in battaglia anche quando sa che molto probabilmente si tratterà di un viaggio di sola andata. Ciò ne denota la capacità di saper mettere da parte i sentimenti pur di raggiungere lo scopo.

Molto bravo con la dialettica, è noto per essere una persona decisa che non vacilla mai e che sa mostrare sangue freddo anche nelle situazioni più tragiche. È altresì una persona molto attenta, tanto da capire subito il nesso tra giganti e umani quando scopre la capacità di Eren di mutare in gigante.

Un'altra caratteristica che lo contraddistingue è l'odio verso il comando, nato per via della morte del padre. Avvenuto quando era ancora molto piccolo, per mano del corpo di gendarmeria.

Sebbene il suo più grande desiderio sia quello di conoscere il mondo, pur di cambiarlo, non esita a mettere da parte la propria umanità, puntando solo verso ciò che è necessario per raggiungere l'obiettivo principale e senza curarsi di tutto il resto.