Gundam: Iron-Blooded Orphans, annunciato il seguito dell'anime

Il profilo Twitter ha ammiccato ai fan per un possibile proseguo di Gundam: Iron-Blooded Orphans.

il profilo ufficiale Twitter di Gundam: Iron-Blooded Orphans, anime legato al franchise del "real robot" creato nel 1979 da Yoshiyuki Tomino, ha ammiccato per un proseguo dell'anime, chiedendo ai fan di pazientare e di richiedere a gran voce una "continuazione" della serie, terminata nel 2017 per un totale complessivo di 50 episodi (trasmessi anche in Italia su VVVVID). L'account ha anche postato una prima immagine con un mecha messo di spalla. 

Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans, la continuazione

I fan, dopo aver visto ben 2 stagioni di Gundam: Iron-Blooded Orphans tra il 2015 e il 2017, sono impazienti di continuare la storia dell'anime. Ecco l'immagine teaser:

La prima stagione dell'anime è andata in onda per la prima volta in terra nipponica il 14 ottobre 2015 fino al 27 marzo 2016, per un totale di 25 episodi mandati in onda. La seconda, invece, è andata in onda dal 2 ottobre 2016 ed è terminata il 2 aprile 2017. Dopo un anno di pausa, forse vedramo anche la terza stagione di quest'ultima incarnazione del leggandario Gundam. Da questa serie anime sono stati tratti due manga, che risultano inediti in Italia.

Gundam: l'anime storico

La prima serie anime di Gundam risale al 1979 e molti che l'hanno vista si sono innamorati del mitico robottone pilotato da Amuro Ray. Mobile Suit Gundam, questo il titolo, fu la prima serie anime a raccontare l'utilizzo bellico e strategico delle varie unità Mobile Suit lanciando in questo modo il filone dei "Real robot". Mai prima era uscita una serie anime di questo tipo. Infatti il monopolio degli anime con mecha era delle mitiche creazioni di Go Nagaim, che avevano spopolato anche in Italia, ma che racontavano di mecha invicibili, ma molto inverosimili. La forza di Gundam fu di rendere credibili le situazioni all'interno degli anime con mecha. Un adattamento live-action di Gundam è in lavorazione grazie a Legendary Pictures e Sunrise.

Fonte immagine di copertina: facebook.com/TheGundamGuy