Demon Slayer: 5 curiosità su Gyomei Imejima, dal suo passato al suo ruolo di pilastro

Curiosità su Gyomei Imejima, l'ex monaco che ora è il pilastro della roccia.

Gyomei Imejima è uno dei personaggi di Demon Slayer nonché pilastro della roccia. Si presenta come un giovane molto alto, con capelli scuri e fisico muscoloso. Sulla fronte ha una cicatrice orizzontale ed i suoi occhi sono completamente bianchi poiché è cieco. Ex monaco, ha sempre con se le classiche perline da preghiera.

Caratterialmente è estremamente gentile e nonostante all'apparenza faccia quasi paura i suoi modi mostrano una persona del tutti diversa dalle apparenze. Estremamente religioso, quando è triste per qualcosa si mette a pregare.

Sebbene un tempo fosse estremamente buono e altruista, le esperienze lo hanno reso guardingo tanto da spingerlo a dubitare sempre delle persone e a non stringere troppo prima di conoscerle.

Cose che non tutti sanno su Gyomei Imejima

Questa è l'immagine del personaggio

- Prima di diventare un cacciatore di demoni, Gyomei Imemija viveva come monaco in un tempio dove si prendeva cura di alcuni orfani. A causa dell'azione sbagliata di uno di loro che per salvarsi aiutò un demone ad intrufolarsi nel villaggio, Gyomei si trovò a perdere i bambini uno dopo l'altro diventando così diffidente.

- Gyomei piange di continuo, anche per cose apparentemente futili.

- Gli piacciono molto i gatti.

- Gyomei Imejima è il pilastro più alto e possente tra tutti.

- Si sa che Gyomei è cieco per via della mancanza di iridi ma nessuno sa se è nato così o se ha avuto un incidente che lo ha reso tale.

Analisi del personaggio

Gyomei Imejima è un personaggio di Demon Slayer che svolge il ruolo di pilastro della roccia. Tra tutti i pilastri è sia il più alto che il più forte e si dice che nessuno sappia usare bene la spada come lui. Inizialmente non approva Tanjiro per via del suo essere fratello di un demone.

Ciò nonostante, dopo aver imparato a conoscerlo, colpito dalla sua onestà riesce ad accettarlo. Come pilastro, padroneggia la tecnica del respiro della roccia. Oltre alla spada, quando combatte usa un'ascia legata con una catena ad una sfera chiodata.

Tende a piangere per ogni cosa e quando si sente particolarmente triste recita delle preghiere.