Hai un passato a luci rosse? Allora non puoi lavorare nel mondo anime

Un'agenzia di doppiatori ha specificato che non accetterà chi ha lavorato in video a luci rosse

Il mestiere del doppiatore consente di rimanere spesso nella penombra e di non godere di molta popolarità, a vantaggio della propria privacy personale. Non accade così, invece, in Giappone, dove i doppiatori, soprattutto del mondo anime, tentano di partecipare ad apparizioni pubbliche e sono molto attivi sui sociale per promuovere il loro stesso nome quasi fosse un brand.

Chi presta la voce a personaggi anime di successo e tutto fuorché uno sconosciuto nella Terra del Sol levante. Così si spiegano le recenti polemiche nate da una voce seconda la quale Emi Nitta, che doppia Honoka in Love Live!, sarebbe comparsa in un video per adulti prima di dedicarsi alla famosa serie anime.

Apriti cielo: il calo di popolarità della doppiatrice è stato in picchiata! E molti altri hanno deciso di correre ai ripari: l'agenzia per doppiatori anime Walkure, infatti, terrà dei provini il prossimo 14 maggio, ma per parteciparvi si dovrà dichiarare di non aver mai lavorato in produzioni a luci rosse. Il sito ufficiale dell'agenzia non lascia spazio a equivoci e specifica: Ci riserviamo il diritto di rifiutare candidati coinvolti in attività illegali o che hanno preso parte a video o servizi fotografici per soli adulti.

Per alcuni potrà anche sembrare un controsenso, ma in Giappone è accettabile doppiare personaggi anime si serie che talora prensentano contenuti sessuali anche molto espliciti. Il tabù riguarda solo il profilo pubblico del doppiatore o della doppiatrice.

Fonte: RN24