L'attacco dei giganti: cinque curiosità su Annie Leonhart, dal suo potere speciale alla promessa fatta al padre

Cinque cose che non tutti sanno su Annie Leonhart, il lupo solitario del gruppo

Annie Leonhart è un personaggio chiave all'interno della serie de l'attacco dei giganti, non solo per il suo doppio ruolo ma anche per la presenza all'interno della squadra e per i contributi che il suo personaggio porta, nel bene o nel male, alla storia.

Curiosità che non tutti sanno su Annie

- Annie tende spesso ad isolarsi, il motivo per cui lo fa è per non impazzire a causa delle forti pressioni psicologiche che il suo ruolo le impone

- A differenza dei suoi compagni ed amici più stretti, Annie ha una sensibilità che la porta a sentirsi in colpa per ciò che fa e che le provoca dei profondi combattimenti interiori

- In grado di mutare in titano fin da quando era piccola è stata addestrata duramente dal padre con il quale ha un rapporto contrastante

- Il suo cognome deriva dalla fusione della parola spagnola leon con l'olandese hart. La loro combinazione crea la parola Lionheart che è il soprannome che viene dato ai grandi guerrieri

- In seguito ad alcuni esperimenti volti a potenziarla è riuscita ad ottenere il potere di cristallizzarsi

Analisi del personaggio  

Ecco l'immagine del personaggio:

Quello di Annie è forse uno dei personaggi più controversi de l'attacco dei giganti. Nonostante sia così ligia alla missione da essere pronta a sacrificare anche umani innocenti, quando ciò accade non può non provare un forte senso di colpa, cosa che la rende particolarmente cupa e restia a socializzare con gli altri.

Annie, infatti, si vedrà quasi sempre da sola o intenta a cercare dei momenti in cui stare in pace e lontana dagli altri, unico modo per non avere un crollo nervoso.

Interessata ad Eren per la sua natura, nasconde un'infanzia molto dura nella quale il padre si è sempre preoccupato di addestrarla per farla diventare un soldato forte e in grado di contrastare chiunque. Un ruolo che Annie ha accettato pur covando del risentimento per il genitore, tanto da arrivare a picchiarlo lasciandolo zoppo.

Il suo tormento interiore è il filo conduttore di questo personaggio che pur non essendo positivo nella storia, ha un certo fascino sui lettori che, nonostante tutto, tendono ad empatizzare con lei.