Hayao Miyazaki non fa sconti: "Lavorare sodo non determina se una persona è buona"

Il maestro Hayao Miyazaki, in una video intervista, ha parlato del modo di lavorare dei giapponesi, che spesso al di fuori di questo non sono buone persone.

Che Hayao Miyazaki si sia dedicato con tutto se stesso nel proprio lavoro, sfornando film anime del calibro di Il mio vicino Totoro, La principessa Mononoke e La città incantata, tra gli altri, è fuori discussione. Sul tema del superlavoro, di cui tanto si è parlato in Giappone e nel mondo, i giapponesi sono i più riconosciuti nel farlo. Su questo argomento è intervenuto in una video intervista il maestro dell'animazione giapponese, spendendo parole dure sul modo di lavorare dei professionisti oggigiorno e spiegando il suo punto di vista.

Hayao Miyazaki e il lavoro

Ecco alcuni dei passaggi dell'intervista di Miyazaki in cui parla del "lavorare sodo":

Lavorare sodo dovrebbe essere scontato. Ma nel nostro lavoro ci sono molti individui che si impegnano alla grande ma che, al di fuori del lavoro, non sono buone persone. Attribuire tutto questo valore al semplice 'lavorare sodo' è un errore incredibile. [...]

Lavorando sodo si ottengono dei risultati che altrimenti sarebbero irraggiungibili. Pensando a questo, molti non dormono la notte. Ma anche questo è ovvio. In certi momenti di difficoltà so bene che l'incoraggiamento ed il conforto di altri non contano granché: sta solo a te. In quei momenti alcune persone sono pronte a perdonare se stesse, altre no. Questa differenza separa i destini di questi individui: coloro che riescono sempre a perdonarsi facilmente non faranno un buon lavoro.

La risposta degli utenti sui social

Alle parole di Hayao Miyazaki, gli utenti si sono scatenati su Twitter, dividendosi tra chi era a favore del suo punto di vista e chi era contrario. Ecco alcuni commenti:

Se non hai una certa visione ed intelligenza, non importa quanto lavori, il tuo lavoro non sarà degno di nota. Se non capisci quale sia la direzione verso cui dirigere i tuoi sforzi tutto il duro lavoro sarà assolutamente inutile.

Non bisogna confondere il 'non perdonare se stessi' con il 'pensare di non essere all'altezza'. Guardandosi attorno si possono incontrare molte persone che, a furia di non perdonarsi, soffrono di depressione.

Non perdonando se stessi non si migliorano le cose. A volte chi non si perdona mai finisce con il rimetterci la vita. Avevo un amico che lavorava come vice regista per alcuni grandi titoli dell'animazione ed è morto prima di compiere 30 anni. Il lavoro in quel settore ti toglie davvero anni di vita.

Presto potremo vedere se la visione di Miyazaki si concretizzerà ancora una volta nel suo nuovo film How Do You Live?.

Fonte: AnimeClick