Il manga più vecchio del mondo, di 113 anni, reso disponibile in digitale

Il magazine Tokyo Puck, considerata la rivista manga a colori più vecchia del mondo, è diventato disponibile in digitale per preservarne il valore storico

La città di Saitama ha reso disponibile in digitale Tokyo Puck, il manga a colori più vecchio della storia (ben 113 anni). L'iniziativa è stata pensata per preservare la sua eredità culturale, che ha dato il via alla storia dei fumetti giapponesi, e in occasione dei 150 anni dall'inizio dell'era Meiji (1868). Quest'ultimo progetto vuole dare nuova vita alle grandi opere culturali di quegli anni: Tokyo Puck è stato considerato dall'organizzazione un'opera di grande valore culturale.

Il manga più vecchio: ecco cos'è

Tokyo Puck è il primo magazine a colori a essere stato stampato in Giappone. Lanciato nel 1905 da Rakuten Kitazawa, Tokyo Puck prese spunto dal magazine satirico americano Puck, che rallegrava i lettori con gag e satira politica. Rakuten Kitazawa è considerato il primo mangaka della storia e ha creato molti manga per la sua rivista. Lo stesso autore fu anche l'editore di Tokyo Puck per molti anni e la rivista venne pubblicata a intermittenza fino al 1941, nel periodo Showa. La rivista venne tradotta in inglese e in cinese, e venne venduta anche negli altri paesi asiatici.

La storia del manga

Il manga, che in giapponese significa fumetto di piccolo formato, vede la sua nascita proprio agli inizi del '900, ma la popolarità arrivò solo con l'arrivo di Osamu Tezuka, il mangaka che con i suoi lavori ha dato lustro e grande rilievo al mondo dei fumetti giapponesi; questo negli anni '40, Poi nel corso del tempo il mondo dei manga crebbe sempre di più, poi arrivò anche la tv e i manga vennero adattati anche in serie anime di molti episodi. Dagli anni '60 e '70, i manga ebbero un'impennata con la comparsa di grandi personaggi, conosciuti anche fuori dal Giappone: Rocky Joe, Lupin III, L'Uomo Tigre e molti altri. La definitiva consacrazione a livello internazionale arriva con Dragon Ball negli anni '80 e poi con tutte le opere che conosciamo oggi.

Fonte: ANN.com