È andato in onda ieri il sesto episodio della serie del Trono di Spade ed è polemica. Interviene anche il creatore George R.R. Martin
Siamo alle solite. È l'eterna vexata questio: quanto una serie televisiva o un film si possono allontanare dalla via maestra tracciata dal libro o dal romanzo che li hanno ispirati? Secondo alcuni si ha il diritto di prendere direzioni anche molto lontane da quelle indicate da carta e inchiostro. Secondo altri, al contrario, ci dovrebbe essere la massima aderenza.
Saranno probabilmente proprio questi ultimi ad essersi scagliati contro l'ultimo episodio andato in onda della quinta stagione del Trono di spade. L'episodio in questione, Unbowed, Unbent, Unbroken, ha destato a tal punto le lamentele dei fan che quste sono giunte anche alle orecchie del creatore George R.R. Martin.
La scena incriminata non poteva che avere a che fare con la sfera sessuale. Dopo il matrimonio tra Sansa (Sophie Turner) e il sadico Ramsay (Iwan Rheon) le camere ci hanno offerto le inquietanti sequenza in cui la giovane Stark era costretta ad avere un rapporto davanti a Theon/Reek (Alfie Allen). Uno stupro a tutti gli effetti, a sentire una parte del pubblico. Ma – e qui la situazione si fa più grave – che non appare affatto nei romanzi.
A questo punto, George R.R. Martin, sentendosi preso in causa ha spiegato sul suo blog: «David Benioff, Daniel Weiss, Bryan Cogman eHBO stanno tentando di realizzare la miglior serie tv possibile. Io, da parte mia, sto cercando di scrivere i migliori romanzi possibili. E in alcuni punti differiscono. Due strade si dividono nel folto della foresta, ma alla fine arriveremo entrambi nello stesso posto».
E poi l'autore ha continuato: «Quanti figli ha avuto Scarlett O'Hara? Tre, nel romanzo, Uno, nel film. Nessuno, nella vita reale: è un personaggio di fantasia, non è mai esistito. La serie è la serie, i libri sono i libri; due modi diversi di raccontare la stessa storia».
Sembra quindi che George R.R. Martin stia dalla parte della serie... E voi?