Demon Slayer: 5 curiosità su Kanata Ubuyashiki, dal suo aspetto al rapporto con Kiriya

Curiosità su Kanata Ubuyashiki, una delle guide per entrare nei cacciatori di demoni.

Kanata Ubuyashiki è un personaggio di Demon Slayer nonché figlia di Kagaya Ubuyashiki. Si presenta come una giovane dalla pelle chiara, con capelli bianchi che porta a caschetto e con occhi grandi e scuri.

Indossa sempre un copricapo color glicine. Caratterialmente si mostra come una persona precisa e spesso impassibile anche davanti a grandi pericoli.

Tuttavia ha anche un lato emotivo che si evince quando perde gran parte della sua famiglia e scoppia in lacrime per il dolore provato.

Cose che non tutti sanno di Kanata Ubiyashiki

Ecco l'immagine del personaggio

- Ha una sorella gemella e assomiglia molto anche al fratello Kiriya.

- Molto devota al fratello si preoccupa sempre per lui e cerca di mantenerlo saldo nel suo ruolo di leader.

- È la più piccola dei quattro figli di Kagaya e Amane Ubuyashiki e ha due sorelle gemelle più grandi, oltre ad una gemella ed il fratello maggiore.

- Kanata Ubuyashiki è dotata di una straordinaria memoria.

- Pur avendo un temperamento fragile, quando si concentra sulle sue responsabilità, acquisisce una forza tutta nuova che la porta ad apparire quasi glaciale.

Analisi del personaggio

Kanata Ubiyashi è un personaggio di Demon Slayer che tra i suoi compiti ha anche quello di fare da guida ai candidati che devono svolgere l'esame per entrare nel corpo dei cacciatori di demoni. Ha una sorella gemella ed è praticamente identica anche al fratello, fatta eccezione per il colore dei capelli che sono bianchi.

Più sensibile di quanto non possa sembrare, riesce a nascondere le sue fragilità grazie ad uno spiccato senso del dovere che la porta a farsi serissima ogni qual volta deve svolgere uno dei compiti affidatigli. Per questo motivo viene spesso considerata fredda e distaccata.

Molto devota al fratello, si preoccupa per lui e per il peso che il ruolo da leader comporta. Per questo motivo, se serve, è anche severa al fine di spronarlo e di ricordargli costantemente i suoi compiti. Per farlo, se serve, è pronta persino ad aggredirlo verbalmente o a schiaffeggiarlo e tutto pur di aiutarlo a non spezzarsi sotto il peso delle responsabilità.