Curiosità su Keishin Ukai, l'ex studente del Karasuno che dopo diversi rifiuti diventa l'allenatore della squadra
Keishin Ukai è l'allenatore della squadra del Karasuno. Si presenta come un giovane uomo dai capelli tinti di biondo e con la mania delle sigarette. Spesso irascibile, all'inizio lo si vede sempre pronto ad inveire contro i ragazzi che fanno casino davanti al suo negozio.
Con il tempo si scoprirà essere il nipote del temibile allenatore Ukai che a suo tempo fece scappare dalla squadra diversi giocatori. Di carattere irascibile si dice inizialmente contrario all'idea di allenare i giovani membri del Karasuno, rifiutando più volte i tentativi disperati di Takeda.
Tuttavia, dopo aver visto la squadra giocare non può fare a meno di appassionarsi all'idea, iniziando così ad allenare i ragazzi.
Cose che non tutti sanno su Keishin Ukai
Questa è l'immagine del personaggio
- Ha una macchina gialla.
- Il suo segno zodiacale è quello dell'Ariete.
- Il suo piatto preferito sono gli gnocchi Konnyaku.
- L'autore Furudate ha scelto il suo nome pensando ai corvi e ad un collegamento tra loro.
- Nonostante non abbia ancora compiuto 30 anni, riceve molte pressioni dalla famiglia che lo incita a prendere moglie.
Analisi del personaggio
Keishin Ukai è uno dei personaggi chiave di Haikyu!! Ciò dipende dal suo essere in qualche modo colui che forma e da delle regole rigide alla squadra al fine di condurla il più in alto possibile. Il suo arrivo è quindi visto come qualcosa di positivo, anche solo per il cognome che porta e che rievoca il periodo di successo che un tempo aveva circondato il Karasuno.
Sebbene si mostri sempre irascibile e scontroso, in più occasioni, ha dimostrato di avere a cuore il benessere dei suoi ragazzi ai quali è vicino come può, specie nei momenti in cui si sentono scoraggiati o depressi. Inoltre è solito parlare con loro in termini giovanili che a volte fanno anche riferimento all'alcol.
Nonostante l'ombra “invadente” del nonno, noto a tutti per la sua bravura nell'allenare, Keishin riesce a farsi notare da subito e a mostrare un proprio stile che pian piano lo porta ad emergere come allenatore e ad essere riconosciuto per le proprie qualità e non più per il cognome che ha.