Tokyo Ghoul: 5 curiosità su Koori Ui, dal suo ruolo di investigatore al rapporto con Arima

Cinque curiosità su Koori Ui, l'unica persona in grado di mettere in riga Arima.

Koori Ui è un investigatore anti-ghoul a capo della squadra S1. Ex pupillo di Kishou Arima, si rivela una persona in grado di sostenere lo stress nonché molto ligio nel proprio lavoro al punto da essere pronto a compiere anche dei sacrifici pur di raggiungere gli obiettivi preposti.

Fisicamente è un giovane uomo di media corporatura con un aspetto quasi androgino e capelli che porta con un taglio a caschetto e con la frangia.

La sua personalità tende a cambiare nel corso della storia. Se in Tokyo ghoul appare infatti come una persona alla mano e sempre in vena di fare battute in grado di smorzare la tensione, in Tokyo Ghoul:re si mostra più serio e sempre più ligio al lavoro. Al tutto si unisce una sete di giustizia più forte che mai e per la quale il suo rapporto con Haise Sasaki sarà sempre circospetto per via della sua identità di ghoul.

Cose che non tutti sanno su Koori Ui

Questa è l'immagine del personaggio

- La sua bravura nel combattimento è tale da essersi guadagnato il soprannome di “Speranza della squadra Arima."

- Sembra che nel privato fumi, anche se nel manga questo particolare viene mostrato molto avanti e quasi fosse un caso isolato.

- Da alcuni omake si evince che sia l'unica persona in grado di mettere in riga Arima quando il suo comportamento tende ad uscire dai canoni di ciò che ci si aspetta da un investigatore del suo livello.

- Nel tempo libero gli piace fare collage, andare a cavallo o al karaoke e mangiando yakiniku.

- Sembra che discenda da una famiglia particolarmente ricca.

Analisi del personaggio

Koori Ui è una persona dedita al lavoro e molto introspettiva. Le tante morti dei colleghi e delle persone care finiscono infatti con il metterlo in crisi, portandolo ad interrogarsi sul senso del sul lavoro e della vita in generale.

La sua unica salvezza da simili pensieri è proprio il lavoro al quale si dedica anima e corpo nella speranza di poter fare la differenza e di raggiungere così lo scopo prefissosi, compreso quello di dare una qualche forma di giustizia alle morti ingiuste di chi prima gli era vicino.