Netflix ha reso disponibile da qualche giorno, l'anime Kotaro abita da solo. La serie tratta dal manga di Mami Tsumura.
Tra le serie imperdibili approdate da poco nel catalogo di Netflix c'è senza alcun dubbio quella di “Kotaro abita da solo”.
Una serie che in Giappone ha riscosso un enorme successo, vendendo più di un 1,4 milioni di copie.
Si tratta, infatti, di un manga che è stato considerato come il più commovente del Giappone e tutto per via della sua storia particolare.
Una storia che adesso è possibile visionare anche attraverso l'anime. E che, dalle premesse, sembra destinata al successo. Un po' come già avvenuto per La via del grembiule, un altro anime del tutto diverso da quelli a cui siamo abituati e, forse proprio per questo, in grado di colpire l'attenzione.
Attenzione: da qui in avanti il testo contiene spoiler.
L'anime di Kotaro è già presente su Netflix
Questo è il video con il trailer di Kotaro Abito da solo.
L'adattamento animato di Kotaro abita da solo ed il cui trailer è visibile qui sopra è già su Netflix dal 10 Marzo 2022 e conta 10 episodi della lunghezza di circa 25 minuti ciascuno.
Si tratta di una prima stagione a cui già in molti stanno chiedendo un seguito. Ogni episodio, infatti, scava sempre più a fondo sulla vita di Kotaro e sulla solitudine che lo circonda. Il tutto aprendo a tanti interrogativi e al desiderio di trovargli una risposta.
Kotaro abita da solo, la trama in breve
L'anime tratta le avventure di Kotaro, un bambino di 4 anni che si trasferisce da solo nel condominio Shimizu. Il bambino fa da subito la conoscenza di alcuni degli inquilini con cui crea una sorta di legame. Alcuni di loro, infatti, vedendolo così piccolo si sentono spinti a prendersene cura e ad aiutarlo. E questo sebbene all'apparenza Kotaro sia autosufficiente e molto più maturo di quanto non dovrebbe.
La verità dietro i suoi modi di fare è però ben diversa. Kotaro vive da solo per via di genitori problematici e che in passato lo hanno traumatizzato. Un problema che emerge pian piano attraverso i vari episodi dell'anime. E tutto andando a delineare il dolore che si cela dietro l'abbandono infantile. Dolore misto ad una solitudine di fondo che solo la presenza del vicino di casa Karino riesce a diminuire un po', portando il bambino a lasciare qualche traccia dei suoi modi da adulto per riabbracciare quelli del bambino. Una conquista che non manca, però, di mostrare anche degli aspetti difficili da affrontare e che fanno di questa serie un prodotto a se ed in grado di colpire chi la osserva anche per poco.
Una storia agrodolce, quindi, in cui la parte leggera è scandita dalla presenza degli inquilini, dalle loro stranezze e da un'aria volutamente leggera con la quale viene rappresentata l'intera storia.
Un vero esercizio di stile in cui la parte drammatica riesce comunque ad avere la meglio ritagliandosi degli spazi dai quali emergere quasi con prepotenza, aprendo così a vari spunti di riflessione. Un anime che in pochi giorni ha già riscosso un discreto successo, trovando fan interessati e sempre più avvinti dalla storia che, nonostante la parte drammatica non perde la capacità di interessare, colpire e conquistare.