La polizia di Kyoto arresta due Cinesi sospettati di aver caricato anime illegalmente

Tra il materiale piratato The Heroic Legend of Arslan: Dust Storm Dance e Fate/kaleid liner Prisma Illya Drei!!

La polizia della Prefettura di Kyoto avrebbe arrestato due persone di nazionalità cinese, Liang Wang (30 anni) e Wangyi Yang (20 anni), perché sospettati di aver violato il Japanese Copyright Act. Gli agenti di Kyoto sarebbero risaliti alla coppia attravero gli indirizzi IP dei loro computer. Secondo il rapporto della polizia, entrambi avrebbero ammesso di aver caricato illegalmente del materiale sul web, e Yang avrebbe anche ammesso di fare parte di un cosiddetto Subtitle Group (字幕组), un gruppo cinese che carica video, inclusi quelli di anime giapponesi, con sottotitoli in cinese.

Oltre alle altre accuse, Wang è sospettato di aver usato un software di file-sharing per caricare le puntate di The Heroic Legend of Arslan: Dust Storm Dance a luglio, e Yang quelle di Fate/kaleid liner Prisma Illya Drei!! ad agosto.

Sarà il primo risultato delle misure più aspre che il Giappone ha adottato per difendere la proprietà intellettuale? Già vi avevamo raccontato, infati che il Governo giapponese si era schierato per rendere più ferree le leggi a tutela del copyright, così da poter adire le vie legali contro i cosiddetti Reach Sites basati nella Terra del Sol levante. Questo tipo di siti raccoglie link ad anime e film caricati illegalmente e tendenzialmente si posiziona tra i primi posti nei risultati dei motori di ricerca.

Con leggi più severe il governo giapponese sarà in grado di arrestare i proprietari dei siti illegali, renderli off line e rimuovere i loro posizionamenti dai motori di ricerca. Perché questo cambiamento? Questi siti illegali stanno puntanto sull'adv come fonte di guadagno: il profitto sul lavoro di altre persone ha quindi spinto l'esecutivo giapponese ad agire maggiormente a tutela del copyright.

È vero che queste leggi verranno applivate solo sui siti web giapponesi, ma vale la pena ricordare che l'industria deglia nime ha denunciato, proprio a causa della pirateria, una perdita di potenziali entrate che ammonta a 2,5 miliardi di dollari solo nel 2014, cioè più del doppio dell'ammontare totale degli incassi dell'intero settore per quell'anno (circa 1 miliardo di dollari).

Fonte: ANN