Le puntate di L’incantevole Creamy tornano finalmente in tv

L’incantevole Creamy, uno dei classici cartoni animati giapponesi più amati, torna in tv su Italia 1 

Il cartone animato giapponese L’incantevole Creamy, prodotto dallo studio d'animazione Pierrot ("È quasi magia Johnny", "Magica Emi" e "Lamù") torna in tv con 52 episodi che andranno in onda su Italia 1.

La celebre serie giapponese, creata per lanciare la carriera della cantante teen idol Takako Ōta, raccontava la storia della piccola Yu, trasformata per magia nella popstar Creamy Mami.

Dal 18 gennaio, ogni giorno alle 7.15, gli appassionati dell'anime potranno tornare a seguire le avventure di L’incantevole Creamy, l'anime del genere del mahō shōjo (mix di commedia e fantasy destinato a un pubblico di ragazzine e adolescenti) che è stato prodotto in Giappone nel 1983 e trasmesso nel 1985 anche in Italia.

L'incantevole Creamy, la trama

La serie racconta le avventure di Yū Morisawa, vivace bambina di 10 anni che riceve in dono uno strano medaglione-portacipria dal folletto alieno Pinopino. Basta un tocco di magia e la formula "Pampulu-pimpulu-parim-pampum, pimpulu-pampulu-parim-pampum", ed ecco che Yu si trasforma in Creamy Mami, splendida sedicenne dai capelli viola. Divenuta una popstar amatissima, Yu/Creamy è costretta a nascondere a tutti la sua doppia identità, compresi i genitori e il ragazzo di cui è innamorata, Toshio.

Takako Ohta ha doppiato la cantante immaginaria Creamy Mami nella versione originale. Nel 1994 si è ritirata dalla scene e due anni dopo si è sposata: è madre di tre figli. Nel 1998 tuttavia deciso di tornare in tv ed è comparsa come ospite in alcuni concerti e programmi televisivi.

L'incantevole Creamy: la sigla italiana era cantata da Cristina D'Avena e anche le parti cantate del cartone animato giapponese. La doppiatrice italiana per la parte parlata era invece Donatella Fanfani. 

Takako Ōta grazie a L’incantevole Creamy ha avuto la possibilità di interpretare numerosi brani musicali fra cui la sigla dell'anime (Delicate ni sukishite). Lo stesso brano servì a lanciare la sua carriera discografica con il soprannome di "Otako".

Fonte foto: pinterest.com/source/mery.jp