One Piece: ecco una scena del live action che Oda ha amato

Scopriamo qual è la scena del live action che, a detta dell'attrice di Nami, è anche la preferita di Eiichiro Oda.

Manca sempre meno all'uscita del live action di One Piece. Un live action a cui l'autore Eiichiro Oda ha deciso di aderire da subito al fine di far conoscere la sua opera a tutto il mondo e sotto un formato diverso. Negli anni che sono serviti per portare il tutto al compimento, come ammesso dall'autore stesso, ci sono state diverse difficoltà. Ivi comprese quelle di mettere sulla stessa linea di pensiero persone con mentalità e culture del tutto diverse.

Eppure, il lavoro fatto ha portato a risultati così positivi da ottenere l'ok definitivo di Oda che è anche il produttore esecutivo del live action. A completare il tutto è giunta anche l'affermazione dell'attrice che interpreta Nami e che ha parlato di quella che sarebbe la scena preferita dal mangaka.
Attenzione: da qui in poi il testo può contenere spoiler.

Live action di One Piece: ecco qual è la scena preferita di Oda

Questo è un video con il trailer del live action di One Piece.

In una delle tante interviste rilasciate, Emily Rudd, l'attrice che interpreta Nami, ha parlato di una scena precisa del live action che, a quanto pare, avrebbe conquistato il mangaka. Si tratta, nello specifico, di quella in cui Nami chiede aiuto a Rufy durante la saga degli uomini pesce.

Una scena indubbiamente importante e grazie alla quale si va incontro allo scontro finale con Arlong. Scena importantissima anche nel manga e nell'anime e che per questo, se riuscita bene anche nel live action, lascia ben sperare per il progetto in sé. A questo punto, quindi, non resta che attendere il live action per assistere, tra le altre cose, anche a questa scena.

Quando vedremo il live action di One Piece

Come già detto manca sempre meno all'uscita del live action di One Piece che sbarcherà su Netflix il 31 Agosto 2023. Nel giro di pochi giorni sarà quindi possibile vedere i personaggi di One Piece in carne e ossa, assistendo a quella che se tutto va bene sarà solo la prima stagione di una serie molto più lunga.

I propositi di Netflix, qualora gli ascolti dovessero premiare il lavoro svolto, sono infatti quelli di portare avanti la storia fino alla fine. Cosa che dati i tantissimi volumi richiederà quindi parecchi anni. Non ci resta, quindi, che scoprire come si evolverà il tutto.