Curiosità su Masumi Sera, la ragazza che arriva dall'America e che ama definirsi una detective.
Masumi Sera è un personaggio secondario di Detective Conan. Si presenta con capelli castani corti ed occhi verdi. Ha come segno particolare un canino che ogni tanto spunta fuori e che fa si che Conan si renda conto di averla già vista altrove, pur non avendo altri ricordi in merito. Caratterialmente è una ragazza, allegra e vivace che sa il fatto suo e che vive secondo le proprie regole. Affascinata dall'ambiente investigativo si definisce una detective e afferma spesso di aver scelto di tornare a vivere in Giappone seppur da sola perché lì è più facile seguire la sua passione rispetto a quanto lo fosse in America.
Cose che non tutti sanno di Masumi Sera
Questa è l'immagine del personaggio
- Masumi Sera ha conosciuto sia Shinichi che Ran dieci anni prima.
- Vive in un hotel perché dopo essersi trasferita con i genitori in America ha deciso di far ritorno in Giappone dove, a suo dire, è più facile seguire la sua passione per l'investigazione.
- Appare fin da subito interessata a Conan e consapevole del fatto dietro di lui si celi Shinichi.
- È molto brava nel Jeet Kune Do che sostiene gli sia stato insegnato da uno dei sue fratelli.
- Sorella di Akai, vive con una ragazzina della quale non si conosce l'identità ma che una volta la si sente chiamare “mamma”.
Analisi del personaggio
Masumi Sera è una ragazza intraprendente che in Detective Conan gioca un ruolo importante pur non essendo tra i personaggi principali. Avvolta dal mistero vive in albergo insieme ad una ragazzina di nome Mary ed è la sorella di Akai. Ha conosciuto Ran e Shinichi dieci anni prima e forse proprio questo la rende in grado di riconoscere il ragazzo in Conan.
Molto acuta, sogna di diventare un'investigatrice, ruolo per il quale sembra particolarmente portata.
Sostiene di aver avuto due fratelli e che uno di loro è morto ma non si sa quanto sia convinta di ciò che dice. Si comporta sempre come un maschiaccio, è un tipo diretto e sa evadere bene quando le si fanno domande che a suo avviso sono scomode.