Michiaki Watanabe, autore di alcune delle sigle degli anime più famose di sempre è venuto mancare da poco.
Ci sono personaggi che diventano famosi per i dono che lasciano al mondo e tra questi non si può non pensare a coloro che realizzano musiche in grado di accompagnarci per sempre e di lasciare un'impronta indelebile nelle nostre vite.
Un esempio sono le sigle dei cartoni animati che con le loro note hanno accompagnato tutti noi fin dall'infanzia. Tra queste è impossibile non menzionare quelle di anime storici come Mazinga Z e Jeeg Robot. Anime che hanno fatto la storia e che sono stati creati da Michiaki Watanabe, compositore che purtroppo, si è spento nei giorni scorsi.
Il dolore dei fan per la scomparsa di Michiaki Watanabe
Questo è il video con la famosa sigla di Mazinga.
Per alcuni il nome suonerà come nuovo mentre per altri si tratta sicuramente di qualcuno che ha fatto la differenza creando qualcosa di immortale. Eppure la scomparsa di Michiaki Watanbe ha addolorato tutti, sia i fan storici che quelli che si erano imbattuti per caso in sigle rimaste poi in mente e nel cuore. Il compositore si è infatti spento all'età di 93 anni il 23 Giugno 2022 mentre era ricoverato in un ospedale di Tokyo per via di un'insufficienza cardiaca dovuta all'età.
La sua scomparsa ha colpito tutti e sul web sono tante le menzioni in suo onore così come i messaggi che ne ricordano i lavori di maggior successo come Great Mazinger, Ore wa Teppei, etc... tutte sigle davvero belle e delle quali è possibile ascoltare quella di Mazinga, cliccando sul link in alto.
La vita di Michiaki Watanabe in breve
Nato ad Aichi, Watanabe ha sempre sognato di diventare un compositore. E per questo motivo ha studiato composizione iniziando a cercare di trasformare la sua passione in un lavoro. Trasferitosi a Tokyo ha avuto modo di iniziare a lavorare per il cinema, realizzando varie musiche.
Il successo è però giunto intorno agli anni 70 quando ha iniziato a lavorare a progetti come Kame Rider e, ovviamente. Mazinga Z e Jeeg Robot d'acciao. Brani che in qualche modo lo hanno reso immortale, visto che parte di lui continuerà a vivere in essi.