Ecco le 5 migliori serie anime ispirate a videogiochi

Dagli anni '90 fino ai giorni nostri sono molte le serie basate su franchise videoludici, ma alcune sono state più apprezzate di altre

Spesso chi è fan dell’universo manga e anime tende a nutrire una certa passione anche per i videogiochi e viceversa. Non ci si stupisce quindi che un buon numero di opere made in Japan siano basate su opere videoludiche recenti e meno, e non solo per affinità nelle tematiche trattate. Soprattutto nei videogame contemporanei infatti, la complessità della trama non ha nulla da invidiare a quella di certi manga (sia shonen che seinen). Ecco quindi quelli che possono essere considerate le 5 migliori serie anime ispirate a videogiochi.

Migliori anime ispirati a videogiochi: Pokémon e Persona 4

Partiamo con due grandi classici dell’industria videoludica, entrambi sorti curiosamente nello stesso anno, il 1996. All’epoca infatti usciva il primo gioco della serie Shin Megami Tensei: Persona, il cui quinto capitolo PERSONA 4 fu adattato nel 2011 in un anime prodotto dalla AIC A.S.T.A.
L’opera, dal titolo Persona 4: The Animation, è apprezzata per l’attinenza a quanto mostrato nel famoso gioco di ruolo, basandosi quindi sulla storia originale ed avendo come protagonista il giovane Yu Narukami.

Il franchise dei Pokémon non ha invece bisogno di molte presentazioni, con una serie anime nata nel 1997 sull’onda del successo delle creature collezionabili ideate da Satoshi Tajiri. I primi tre videogiochi della serie (tutti pensati per Gameboy) sono Pokémon Verde, Pokémon Rosso e Pokémon Blu, e danno lo spunto per una serie che ad oggi conta, nella versione occidentale, ben 21 stagioni animate.

Migliori anime ispirati a videogiochi: le opere più recenti

Ci avviciniamo ai giorni nostri con quello che è considerato un vero gioiello nella categoria degli anime basati su videogiochi. Parliamo di Steins;Gate, ispirato all’omonima visual novel del 2009, poi trasposta sia come manga che come anime (quest’ultimo nel 2011). Protagonista è Rintarou Okabe, autoproclamato scienziato pazzo che crea inconsapevolmente una macchina del tempo da un forno a microonde, con cui possono inviare sms nel passato.

Il videogame di genere action RPG God Eater ha invece ispirato l’omonima serie anime del 2015, caratterizzata delle stesse grafiche e azioni mozzafiato dell’opera originale.
Più particolare è invece la vicenda di Dies irae, l’anime ritornato con la seconda stagione dal 1 luglio. L’opera è infatti nata grazie ad un’iniziativa di crowfunding dei tanti appassionati del videogioco, tale da indurre la GENCO a produrre gli episodi a partire dal 2015.

Fonte immagine copertina: facebook.com/SteinsGate/