Ecco alcune curiosità su Kento Nanami, lo stregone di primo grado dall'aria impassibile di Jujutsu Kaisen.
Kento Nanami è uno dei personaggi della famosa serie di Jujutsu Kaisen. Si presenta come un uomo di bell'aspetto. Ha capelli biondi e corti e sopracciglia sottili. Inoltre ha degli occhi piccoli che sono sempre coperti da un paio di occhiali da sole senza aste. In genere va in giro con un completo da lavoro marrone e con una spada che tiene sempre sulla schiena ben nascosta da un blazer.
Caratteriamente è molto riservato e si dimostra quasi sempre impassibile. Molto intelligente, è in grado di scindere i sentimenti dal lavoro e per questo motivo ha sempre un atteggiamento distaccato. Al di là delle apparenze, però, è una persona di buon cuore.
Cose che non tutti sanno su Kento Nanami
Questa è l'immagine del personaggio.
- Kento Namani è molto alto. È infatti 184 cm. Ciò può dipendere dal fatto che suo nonno era danese.
- In famiglia è l'unico stregone.
- Quando si parla di cibo è particolarmente ghiotto di pane.
- Anche se non lo da a vedere, è un uomo di grande morale e gentile.
- Kento Nanami è tra i personaggi più amati. Infatti nelle classifiche di gradimenti si è posizionato sempre tra i primi posti.
Analisi del personaggio
Kento Nanami è un personaggio di Jujutsu Kaisen, nonché uno stregone di primo grado. È ben consapevole che essere uno stregone comporta diversi rischi e responsabilità e per questo motivo non ha molta stima gli stregoni che sia affacciano alla cosa con superficialità.
Come modi di fare si rivela l'esatto opposto di Gojo che a differenza di lui si mostra molto più alla mano sia con Yuji che con chiunque abbia a che fare. Dalla sua ha però la particolarità di apparire sempre stoico e compassato. Spesso è severo con Yuji perché desidera che il ragazzo non si trovi costretto a rinunciare alla propria gioventù, cosa che invece è capitata a lui che si è trovato a crescere troppo presto. La sua tecnica speciale di nome Ratio, gli consente di creare dei punti deboli nei suoi nemici e di colpirli al fine di avere la meglio su di loro.