Ecco alcune curiosità su Onigumo, il bandito dalla cui morte ha avuto origine Naraku.
Onigumo è un personaggio di Inuyasha dalla storia piuttosto complessa. Si presenta come un uomo con capelli lunghi e scuri, ustionato e deturpato. Sulla schiena ha il marchio di un grande ragno. Sembra che prima dell'incendio che lo rese irriconoscibile, fosse un giovane di bell'aspetto, con fisico asciutto ed il cui volto non è comunque mai stato rivelato.
Caratterialmente si è sempre mostrato come una persona riservata ed egocentrica. Con un lato oscuro molto evidente, è stato ossessionato anche da Kikyo, arrivando a vendere la proroa anima agli youkai pur di poterla avere. Cosa che, in seguito, ha dato origine a Naraku.
Cose che non tutti sanno su Onigumo
Questa è l'immagine del personaggio.
- Onigumo è colui che a dato origine a Naraku per via della sua brama di potere che lo ha reso folle al punto da rinunciare alla propria anima.
- Anche se non viene mai rivelato il perché, sulla schiena, Onigumo aveva un grande marchio di ragno, ancor prima di diventare Naraku.
- Il suo nome può essere tradotto in quello di una particolare specie di ragno che è in grado di tessere sfere.
- Onigumo è uno dei personaggi più misteriosi della serie. Il suo volto, infatti, non è mai stato visto in modo chiaro. Anche come Muso ha mantenuto il suo essere fondamentalmente cattivo e attratto dal male.
- Così come si è mostrato ossessionato da Kikyo, Onigumo ha sempre dato a vedere una certa ostilità nei confronti di Kaede.
Analisi del personaggio
Onigumo è un personaggio di Inuyasha (di cui è uscito da poco l'anime spin-off). Si tratta di colui che ha dato in qualche modo origine a Naraku, motivo per cui la sua esistenza ha una certa rivelanza all'interno della storia.
Ossessionato dal gioiello di Kikyo, con il tempo si è dimostrato preso anche dalla ragazza verso la quale ha sviluppato una certa bramosia che lo ha poi spinto a cedere la propria anima pur di poterla avere. Non ha mai nascosto la sua brama di potere né la sua malvagità da lui considerata come un modo di essere del tutto normale.