Pokémon Go: in Iran non si gioca per motivi di sicurezza

La BBC ha riportato la notizia secondo cui le autorità iraniane hanno bannato Pokémon Go

BBC News ha riportato venerdì la notizia secondo cui il corpo ufficiale di conrollo delle attività online dell'Iran, l'High Council of Virtual Spaces, ha proibito l'uso della ormai celeberrima app per smartphone, Pokémon Go, per problemi di sicurezza. Il gioco non è ancora stato lanciato in Iran, nostante gli iraniani abbiano discusso sui social media di Pokémon Go.

Secondo un rapporto scritto dalla Mehr News Agency della Islamic Dissemination Organisation e tradotto dal blog anti-censura Global Voices Advox, la National Foundation for Computer Games (NFCG) dell'Iran ha detto agli sviluppatori di Pokémon Go che la NFCG stessa avrebbe filtrato il gioco prima di permetterne il lancio in tutto il Paese. Il direttore della NFCG, Hasan Karimi Ghodosi, ha dichiarato che Pokémon Go avrebbe dovuto rispettare due condizioni: che il server del gioco fosse localizzato in Iran e che le locations del gioco fossero da organizzare previa cordinazione della NFCG.

L'Iran è quindi il primo Paese ad aver bandito l'app di Pokémon Go. Il gioco per smartphone è disponibile in molti stati già dal 6 luglio (in Italia è arrivato con qualche settimana di ritardo), e da allora è disponibile in oltre 50 nazioni.

Pokémon Go è da poco disponibile anche in Giappone (dove si conta già un vero e proprio record di download) e ha mietuto vittime illustri. Tra di esse c'è anche Kazuki Takahashi, il creatore del manga di Yu-Gi-Oh!. Ma anche i creatori di One Punch Man e di Tokyo Ghoul, rispettivamente Sui Ishida e One, che hanno dedicato all'ormai famosissimo gioco alcune divertenti illustrazione tutte da vedere!

Fonte: ANN