Gintama: 5 curiosità su Shige Shige Tokugawa dal suo ruolo di Shogun al rapporto con Souzo

Curiosità su Shige Shige Tokugawa, lo shogun che pensa prima di tutto al suo popolo.

Shige Shige Tokugawa è lo shogun in carica ai tempi della storia di Gintama e si presenta con capelli neri che porta solo ai lati. Caratterialmente è una persona onesta e di animo nobile con il proprio paese sempre a cuore.

Particolarmente serio è anche molto sensibile, al punto che se qualcuno parla male di lui può rimanere così male da mettersi a piangere.

Per amore del suo popolo, con il quale si mescola sempre, è sempre pronto a battersi anche a costo di rischiare la vita.

Cose che non tutti sanno su Shige Shige Tokugawa

Questa è l'immagine del personaggio

- Shige Shige Tokugawa a un debole per le donne che lo porta a fare dei pensieri sconci. Quando ciò accade si trova ad avere forti emorragie dal naso.

- Il suo personaggio è basato su Tokugawa lemochi, quattordicesimo Shogun dello shogunato Tokugawa.

- Ha una sorella per la quale aveva comprato una scimmia che ha poi dato alla luce un cucciolo.

- Ama mescolarsi con il popolo e a tal fine si trova spesso ad andare in ricognizione per capire quali sono i problemi da risolvere.

- È molto amico di Hatori, conosciuto mentre veniva addestrato nell'arte del ninjistu.

Analisi del personaggio

Shige Shige Tokugawa è uno Shogun in carica durante lo svolgimento di Gintama e ha a cuore il proprio popolo tanto che prima di ogni altra cosa si preoccupa di saperlo felice. Per fari ciò si reca spesso in ricognizione al fine di scoprire da solo eventuali problemi da risolvere. Ha una sorella minore di nome Soyo che è amica di Kagura, lui invece è un grande amico di Hattori, conosciuto quando era un bambino.

Seppur si presenti come una persona estremamente seria, ha in realtà un animo nobile che lo spinge a cercare di migliorare il mondo nel quale vive e tutto per non dover assistere a nuove terribili stragi.

È conosciuto anche come Grande generale ed è stimato dai suoi uomini che lo vedono come un punto di riferiemento. Il suo mondo ideale è uno dove tutti vivono alla pari e non ci sono deboli contro forti o ricchi contro poveri ma solo persone disposte a convivere pacificamente.