Curiosità su Taro Kabakura, il collega di lavoro e senpai di Hirotaka Nifuji.
Taro Kabakura è un personaggio di Wotakoi: l'amore è complicato per gli otaku. Si presenta come un bell'uomo con capelli arancioni che porta corti e a punta quando è al lavoro mentre a casa tiene in modo più spettinato.
Ha occhi piccoli e castani e la sua espressione fa si che tutti al lavoro abbiano paura di lui.
Caratterialmente è una persona tranquilla a cui piacciono gli anime e le belle ragazze. Molto serio sul lavoro è una persona ottimista e sempre pronta ad aiutare gli altri.
Cose che non tutti sanno su Taro Kabakura
Questa è l'immagine del personaggio.
- Secondo molte persone, i suoi gusti e le sue preferenze sono facili da intuire perché di base è una persona molto semplice.
- Sta con Hanako dai tempi del liceo e i due spesso litigano insieme su chi si è fatto avanti per primo.
- Si sente in imbarazzo quando la sua ragazza legge manga yaoi.
- A volte Taro Kabakura sembra anaffettivo e fa molta fatica a dimostrare i propri sentimenti o mostrarsi romantico, ciò nonostante è molto legato ad Hanako che ama moltissimo.
- I kanji nel nome Taro significano grosso e figlio. Quelli nel cognome, invece, significano betulla e magazzino.
Analisi del personaggio
Taro Kabakura è un personaggio di Wotakoi, il cui manga è arrivato anche in Italia.Seppur in modo minore anche lui è un otaku e gli piacciono nello specifico gli anime che hanno per protagoniste le belle ragazze.
Serio sul lavoro, al quale tiene moltissimo, viene spesso temuto da colleghi e subordinati perché sa essere molto severo e spesso tende a non lasciar passare alcun errore. Ciò nonostante si mostra come una persona positiva e sempre pronta a dare una mano o a spiegare anche più volte ciò che non è stato capito.
Sebbene non sia molto bravo nell'esprimere i sentimenti che prova, al punto da far sembrare di non provarne affatto, ama tantissimo Hanako con la quale sta fin dai tempi del liceo.
Amico di Hirotaka, spesso si trova a parlare con lui delle passioni reciproche ma fa più fatica ad esternarle in giro, consapevole di poter essere giudicato male dagli altri.