Ecco alcune curiosità su Tatsu, il protagonista della serie che vanta un passato molto contorto.
Tatsu è il protagonista de La via del grembiule – lo yakuza casalingo. Si presenta come un uomo imponente, con un'espressione sempre truce e che per questo motivo incute timore in chiunque lo guardi. Di solito indossa un completo nero sul quale porta sempre un grembiule. Grembiule che non toglie praticamente mai, neppure per uscire. Inoltre indossa quasi sempre gli occhiali da sole. In quanto yakuza è praticamente ricoperto di tatuaggi e ha una cicatrice sul volto.
Caratterialmente è una persona molto determinata. Come ex yakuza è spesso minaccioso e ha un modo di parlare irruento. Cerca però di mostrare il suo lato tenero alla moglie (con scarsi risultati). Dopo aver cambiato vita ha deciso di dedicarsi alla casa e alla cucina impegnandosi al massimo.
Cose che non tutti sanno su Tatsu
Questa è l'immagine del personaggio.
- Tatsu, nonostante le apparenze ha un lato tenero che lo porta a creare bento box ricchi di personaggi carini.
- Per migliorare le sue qualità come cuoco si è iscritto ad una scuola di cucina.
- Sebbene abbia deciso di cambiare vita, è molto difficile per lui uscire di casa senza essere riconosciuto. E la cosa finisce con il causargli spesso diversi problemi.
- Tatsu è innamoratissimo della moglie Miku per la quale ha scelto di cambiare vita e che cerca di rendere felice in ogni modo.
- Spesso si trova a parlare con il gatto Gin.
Analisi del personaggio
Tatsu è il personaggio principale de La via del grembiule, nonché quello attorno a cui si svolgono tutte le vicende. Deciso a dare il meglio di se, si impegna ogni giorno per rendere la casa pulita e accogliente e per preparare dei veri e propri manicaretti. Cosa che tra l'altro gli riesce molto bene.
I suoi modi di fare, però, così come i trascorsi da yakuza, lo spingono a parlare in modo spesso errato. Ciò lo fa apparie minaccioso e porta la gente ad avere paura di lui. Cosa che non sembra accadere con la moglie, la suocera e i vicini che sembrano non notare le cose che dice o i modi di fare spesso estremi.