12 Soldiers: la guerra in Afghanistan senza gli eccessi di American Sniper

12 Soldiers è un bel film di guerra, basato su una storia vera, con un magistrale Chris Hemsworth

Dalle parti di Hollywood negli ultimi anni è cambiato il modo di raccontare le guerre, in particolare quelle combattute dall'esercito degli Stati Uniti. Una prima dimostrazione la si è avuta nel 2014 con American Sniper, film diretto da Clint Eastwood basato sulla biografia del cecchino Chris Kyle, un'altra arrivata nell'estate del 2018 con 12 Soldiers diretto da Nicolai Fuglsig. C'è un filo che collega questi due film, allo stesso tempo tanto simili ma anche tanto diversi, un filo a volte ben visibile, altre volte più nascosto ma comunque sempre presente. I primi due fattori che legano American Sniper e 12 Soldiers sono lo spazio e il tempo: ovvero la guerra in Afghanistan all'indomani degli attentati dell'11 settembre 2001 che hanno, di fatto, cambiato non solo gli Stati Uniti ma il mondo intero. Simili, sotto molti aspetti, anche i due protagonisti principali: da un parte il Chris Kyle interpretato da Bradley Cooper, dall'altra il Mitch Nelson impersonato da Chris Hemsworth. Entrambi fieramente, orgogliosamente americani, entrambi di nuovo in piedi dopo che gli aerei dirottati hanno trafitto e fatto crollare le Torri Gemelle mettendo in ginocchio gli Stati Uniti, entrambi pronti a reagire in prima persona, a gettarsi in mezzo alla polvere e alla sabbia dell'Afghanistan per difendere il proprio Paese, mettendo anche in secondo piani i proprio affetti personali. 

12 Soldiers: la guerra in Afghanistan senza gli eccessi di American Sniper 

Se Clint Eastwood con American Sniper ha scelto di realizzare una sorta di manifesto all'americanità, a tutto ciò che è a stelle e strisce, cercando di esaltare all'inverosimile la figura di Chris Kyle, dipingendolo come una sorta di supereroe della Marvel, Nicoal Fuglsig ha invece preferito sfumare i contorni eroici del capitano Mitch Nelson, relegandolo anche, in alcuni casi, a una sorta di spalla del generale Abdul Rashid Dostum. Proprio questo è uno dei punti di forza del film che, a differenza di American Sniper, riuscirà ad essere apprezzato meglio anche dal pubblico europeo, culturalmente differente da quello statunitense.

In12 Soldiers non c'è neanche quella  fastidiosa netta contrapposizione tra il bene (tutto ciò che riguarda gli Stati Uniti) e il male (tutto ciò che riguarda il mondo afgano) presente invece nel film di Clint Eastwood; i contorni sono molto più sfumati e realistici, l'effetto finale è che la tentazione di bollare come “americanata” la pellicola diminuisce sensibilmente anche tra gli spettatori più cavillosi. 

12 Soldiers: un film di guerra che vi piacerà 

Come dicevamo in precedenza, in alcuni momenti di 12 Soldiers, il protagonista Mitch Nelson si ritrova a svolgere una sorta di ruolo di spalla del carismatico generale Abdul Rashid Dostum (interpretato magistralmente da Navid Negahben, attore che aveva tra l'altro lavorato anche in American Sniper). Il ruolo centrale affidato all'attuale vicepresidente dell'Afghanistan è senza dubbio uno degli aspetti più interessanti del film diretto da Nicolai Fuglsig, oltre che essere uno di quelli che più di tutti lo differenziano dall'opera di Clint Eastwood.

Nelle scene di battaglia, l'ex icona degli spaghetti-western di Sergio Leone ha messo in evidenza la precisione, la tecnica delle armi americane, il regista di 12 Soldiers ha invece preferito spostare i riflettori sugli aspetti emotivi di chi impugna l'arma: è così che lo spettatore non può che rimanere affascinato dalle cariche della cavalleria dell'esercito guidato da Abdul Rashid Dostum che, in parte, ricordano proprio certi film western che hanno fatto la storia del cinema americano. 

12 Soldiers: il cast è ben guidato da Chris Hemsworth 

In conclusione, 12 Soldiers è un film che vi consigliamo di vedere. Se siete appassionati delle pellicole di guerra non potete certo perdervi l'opera di Nicolai Fuglsig, ma anche se non siete degli accaniti fan di questo genere saprete comunque apprezzare questo film. Un'ultima citazione la merita il cast, capitanato da un Chris Hemsworth diventato ormai una garanzia e che anche in questo film non delude le aspettative. Ma a distinguersi particolarmente, come già anticipato in precedenza, è un ottimo Navid Negahben

Voto: 7

Frase:
“Andremo in guerra, avete la mia parola”

Fonte foto di copertina e interna: https://twitter.com/cinemaniaco_fb/status/1003596823452241921