Ricordiamo Antonio De Curtis, in arte Totò
Il 15 aprile 1967 moriva a Roma Antonio De Curtis, in arte Totò, uno dei comici più amati di tutti i tempi.
Il grande artista napoletano ha saputo attrarre e intrattenere un'intera popolazione da Nord a Sud diventando l'idolo di tutti gli Italiani grazie ai diversi ruoli da lui interpretati.
Il “principe della risata” fu l'interprete di un vasto filone teatrale comprendente 50 opere. Noto anche al piccolo schermo con 9 telefilm e vari sketch pubblicitari e apparizioni in programmi televisivi sarà ricordato per l'enorme successo dei suoi film, con un pubblico di oltre 270 milioni di spettatori.
Ecco alcune delle sue celebri frasi:
-Siccome sono democratico, comando io.
-In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.
-I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male.
-Il coraggio ce l’ho. E la paura che mi frega.
-Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
-Chi dice che i soldi non fanno la felicità, oltre ad essere antipatico, è pure fesso.
-Lei è un cretino, s’informi.
-Prendo tre caffè alla volta per risparmiare due mance.
-E questa sarebbe la svolta a sinistra? Ma mi faccia il piacere! Svolti a destra e prenda il treno.
-Morto il barbiere, la barba s’allunga
-Ognuno fa la gamba secondo il suo passo
-Ai postumi l’ardua sentenza!
-Chi non si arrangia è perduto
-Io quando fingo fingo sul serio
-Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto?
-Hai un’idea? Tu? È mai possibile?
-A volte, anche un cretino ha un'idea
- C'è chi può e chi non può. Io modestamente può