5 fantastici thriller surreali che probabilmente non avete mai visto

Una lista di cinque thriller surreali che dovreste vedere, almeno una volta nella vita.

Il surrealismo, come definito dal fondatore del movimento André Breton, cerca di esprimere il reale funzionamento della coscienza, del pensiero. Tali espressioni sono oniriche sono prive di logica, stilizzazione e linearità. Gli oggetti e le attività normali vengono mostrati in modi anormali o distorti che distorcono le tradizionali associazioni che facciamo normalmente. Ecco i 5 thriller surrealisti che propongono tutto ciò. 

La terza parte della notte - 1971

Il film d'esordio di Andrzej Żuławski è un thriller da incubo, ambientato nella Polonia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. La storia è vagamente basata sulle esperienze del padre di Żuławski, Miroslaw Żuławski (che ha co-scrisse il film) come membro del movimento di resistenza polacco e come dipendente dell'Istituto Weigel.

La terza parte della notte parla di Michal, un giovane che ha appena assistito all'uccisione della sua famiglia: cammina per le strade deserte e labirintiche della sua città, cercando di trovare un significato e una via d'uscita dall'orrore che sta vivendo. Incontra una donna che crede assomigli a sua moglie (anche se altri dicono che la somiglianza è frutto della sua immaginazione), e si prende cura di lei con le razioni e i vaccini che riceve dal suo lavoro di mangiatore di pidocchi.

Demonlover - 2002

Nel cyber-thriller Demonlover del 2002 di Olivier Assayas, il corpo e la mente si fondono con Internet. Due società Internet lottano per ottenere un accordo di distribuzione per uno studio hentai giapponese, che è stato appena acquisito dalla Volf Corporation. Si scopre presto che il dirigente Volf incaricato di negoziare l'accordo, Diane de Monx, lavora sotto copertura per una delle società Internet, mentre anche il suo socio in affari e assistente lavora sotto copertura ma per la concorrenza.

Vengono scoperte informazioni sulla concorrenza di Diane: la società gestisce segretamente un sito interattivo di estrema perversione chiamato Hellfire che ha un feed live di persone che si sottomettono alle richieste degli utenti. La competizione per i diritti dello studio diventa micidiale; Diane perde il controllo e rimane intrappolata nella morsa di Hellfire.

Inland Empire - L'impero della mente - 2006

L'ultimo lungometraggio di David Lynch - Inland Empire - è un thriller terrificante e distorto con Laura Dern che interpreta il suo ruolo più potente e scioccante, che attraversa vari livelli di confusione, orrore, tristezza e dolore. Inizia quando un nuovo vicino fa visita all'attrice e le racconta cosa crede accadrà nel nuovo ruolo accettata dall'attrice.

Una volta ottenuto il ruolo, le previsioni della vicina iniziano a prendere forma e il mondo dell'attrice comincia a fratturarsi in realtà e sogni differenti. Le porte conducono a luoghi inaspettati, le persone appaiono in ruoli diversi, i conigli umanoidi imitano una sitcom televisiva...il film è quanto di più vicino a un vero incubo potrebbe avere qualsiasi regista.

Under the Skin - 2013

Under the Skin, diretto da Johnathan Glazer, presenta una storia alienante con Scarlett Johansson che guida un furgone sospetto, caricando autostoppisti maschi. Una volta che li seduce, li riporta in un edificio fatiscente e in una stanza buia, dove sprofondano in uno spazio nero indefinito, dove viene raccolta la loro forza vitale (o qualcosa del genere).

La donna fa il suo lavoro in modo apatico, ma dopo un po', inizia a mettere in discussione il suo ruolo e la sua identità. Anche se pare essere creatura disumana che si atteggia a donna, con il tempo cerca di emulare i comportamenti delle persone che la circonda, abbandonando, sempre più, i comportamenti ripetitivi messi in atto

The Wolf House - 2018

The Wolf House, un intruglio horror animato e film d'esordio di Cristóbal León e Joaquín Cociña, racconta la storia di una bambina di nome María che scappa da una rigida comune religiosa ispirata alla Colonia Dignidad in Cile. La storia è inquadrata come un ammonimento, raccontato dai leader della comune per scoraggiare altri bambini dall'andare via.

Quando María scorge una casa nel bosco, trova due maiali all'interno. La casa si trasforma costantemente, i maiali si trasformano in umani e - alla fine - si rivoltano contro di lei. Il "lupo", che è più una parte della casa che una creatura in agguato fuori di essa, permea le pareti con la sua voce astuta. Oggetti, muri, persino María e i maiali, vengono costantemente distrutti e ricostruiti con colori, materiali e forme diversi, rendendo l'intero film molto onirico e una sorta di rappresentazione visiva del trauma che María sta vivendo.