99 Amaranto: storia del calciatore che rinunciò ad 1 miliardo per realizzare il proprio sogno

Il regista Federico Micali racconta l'incredibile storia di Cristiano Lucarelli e della Livorno in cui calcio e politica diventano un tutt'uno

C'è un bambino che gioca a pallone con il fratello nel cortile di casa, immagina i prati di San Siro, dell'Olimpico, del Maracanà e nel frattempo fa gol in una porta i cui pali sono due borse. Quel bambino sogna la serie A e sogna che anche la squadra della sua città, Livorno, possa arrivare nel massimo campionato italiano di calcio. Quel bambino assomiglia a tanti altri: tutti iniziano a tirare calci a un pallone sognando una maglia in particolare, pochissimi riescono a farlo poi per lavoro, ancora meno continuano a coltivare quel sogno di indossare la maglia della proprio cuore lasciando spazio alla voglia di vincere trofei e guadagnare milioni di euro. Quel bambino in particolare è però diverso da tutti gli altri, il suo sogno non lo ha mai abbandonato: quel bambino si chiama Cristiano Lucarelli. Il regista Federico Micali la storia di quel bambino diventato calciatore del Livorno l'ha traformata in un film – documentario: 99 Amaranto.

Cristiano Lucarelli: il Livorno ad ogni costo

Il titolo prende spunto dalla maglia del Livorno indossata da Lucarelli: il 99 è il numero che l'attaccante ha scelto, amaranto è il colore della casacca. Attraverso gli aneddoti e i racconti dallo stesso calciatore, quelli del padre, della madre, del procuratore Carlo Pallavicino e dei tifosi viene raccontata la storia anticonformista del giocatore che a Lecce, mentre i suoi compagni e i tifosi festeggiavano una salvezza raggiunta grazie ai suoi gol, è corso nello spogliatoio per ascoltare alla radio la partita del suo Livorno in serie C. Ma Lucarelli è soprattutto il giocatore che pur di vestire quella maglia amarano che sognava fin da bambino, ha rinunciato a un miliardo di lire, ha stracciato il maxi contratto con il Torino pur di giocare nella squadra del suo cuore e realizzare quel sogno che aveva quando tirava calci ad un pallone nel cortile di casa.

Un desiderio che da un anno era diventato insistente da quando, partita dopo partita, il Livorno aveva iniziato ad avvicinarsi sempre di più alla serie B. Al Toro non solo Lucarelli avrebbe guadagnato più soldi, ma avrebbe anche avuto la possibilità di giocare in una squadra che, sulla carta, sarebbe dovuta essere tra le più forti del campionato cadetto. Grazie ad un gol in un derby alla Juventus era anche entrato nella storia granata, ma a tutto ciò ha preferito inseguire il sogno che aveva fin da piccolo.

Cristiano Lucarelli: l'esultanza con il pugno chiuso e il calcio che si fonda con la politica

Per questo motivo 99 Amaranto risulta essere un bel film – documentario, riesce a far sognare anche chi non è appassionato di calcio perché, a differenza di quanto avviene con la maggior parte delle pellicole di Hollywood, parla di sogno vero che un bambino come tanti altri è riuscito a realizzare. Ma 99 Amaranto parla anche di Livorno, quella città che Paolo Virzì ha in parte raccontato in Ovosodo, in cui la politica si mischia con ogni altro aspetto della vita quotidiana. Il documentario di Federico Micali si sofferma anche quest'aspetto, attraverso le parole di quei tifosi che, domenica dopo domenica, popolano la curva dello stadio Armando Picchi portando le bandiere di Cuba e quelle con le immagini di Che Guevara.

99 Amaranto prova a spiegare e a spegnere le polemiche che le esultanze dello stesso Cristiano Lucarelli, con quel pugno chiuso alzato al cielo, hanno alimentato. Molto più che da altre parti, a Livorno calcio e politca si fondono, sono un'unica cosa. Questo è certamente un altro aspetto molto interessante che il documentario racconta anche se non approfondisce l'argomento come meriterebbe, non lo fa perché in fondo è un film sulla storia di un bambino che crescendo è diventato un calciatore ricco e famoso ma che non si è dimenticato di quando faceva gol contro un muro sognando una maglia in particolare: quella del Livorno.

Voto: 6

Frase:
“Ci sono giocatori che con i soldi guadagnati si comprano lo yacht, una Ferrari, una villa al mare. Ecco io con questi soldi mi ci sono comprato la maglia del Livorno”.

Fonte immagine di copertina: https://www.youtube.com/watch?v=x9kVZw4vYe8