A man called Ove: dalla Svezia a caccia di un Oscar

A man called love è candidato agli Oscar come Miglior film straniero. A contendergli il titolo anche l'italiano Fuocoammare di Francesco Rosi

A man called Ove, la commedia svedese di Hannes Holm, è tra i candidati all’Oscar come Miglior film straniero. E quindi si tratta di uno dei possibili concorrenti del candidato italiano per la stessa categoria: il film documentario Fuocoammare di Francesco Rosi, che racconta uno spaccato dell'isola di Lampedusa.

A man called love è un concorrente da tenere d'occhio: Il film già ha vinto il premio come Miglior commedia agli ultimi European Film Awards.

A man called Ove: un successo solo svedese?

Per poter confermare o smentire si dovrà attendere la notte del 26 febbraio, in cui saranno annunciati i vincitori degli Oscar; e si dovrà aspettare anche la distribuzione del film in Italia: ancora non è stata indicata una data ufficiale, ma il film dovrebbe essere nelle nostre sale nel 2017.

Tratto dal best seller di Fredrik Backman L’uomo che metteva in ordine il mondo, pubblicato da Mondadori, A man called love è stato venduto in oltre 40 paesi. Negli Stati Uniti ha incassato oltre 3 milioni di euro e nel proprio paese ha sbaragliato tutti gli altri film svedesi con oltre un 1.700.000 biglietti venduti.

A man called Ove: trailer (solo in svedese, purtroppo)

Ma, se non altro, ci sono i sottotitoli in inglese:

Il protagonista del libro (e del film, ovviamente) è Ove, umo molto antipatico, la cui unica gloria è stato aver ricoperto molti anni addietro – e primadi essere deposto – l'incarico di presidente dell'associazione dei condomini.

Il lupo, però, perde il pelo a non  il vizio, e in barba alla mancanza di alcun titolo professionale continua a sorvegliare con intrasigenza mosse e comportamenti di tutto il vicinato. Eppure, quando Parvaneh e la sua famiglia si spostano in zona e per sbaglio entrano a contatto con lui, nasce tra i due un'inaspettata amicizia...

Fonte foto di copertina: YouTube