Una vita dedicata al cinema e poi gli amori, i successi e la lotta contro la depressione: ma il fascino di Alain Delon non invecchia mai
Ha 82 ma la fierezza di sempre: lo sguardo di Alain Delon è rimasto lo stesso, uno sguardo fiero, ammaliante, lo stesso che a partire dagli anni 60' aveva fatto innamorare le donne francesi e anche la sua storica compagna Romy Schneider (la celebre Sissi della bellissima trilogia di Ernst Marishka), anche se poi, qualche anno dopo, sposò Francine Canovas (il matrimonio durò solo 4 anni).
Alain Delon, i film: l'esordio con Godot
Impossibile non notarlo, quando ancora non era un famoso volto del cinema e si manteneva come meglio poteva: l'8 novembre, il giorno del suo compleanno, ripenserà nostalgicamente a quando il regista Yves Allégret lo convinse a provare la strada del cinema, facendolo esordire in Godot, nel 1958. Il consiglio giusto al momento giusto, perché da lì in poi Alain Delon non tornò più indietro e la sua bellezza gli aprì numerose porte: non sempre un punto a favore per l'attore francese, dato che per una parte della critica l'aspetto sognante e gli occhi di ghiaccio offuscavano un talento che per i suoi detrattori non c'era.
La carriera di Alain Delon dimostra il contrario: volto del cinema d'autore francese ma anche italiano, lo si ricorda anche per aver interpretato Tancredi nella rivisitazione cinematografica de Il Gattopardo diretto da Luchino Visconti (ruolo che gli valse una nomination al David di Donatello come miglior attore emergente). Con il regista italiano, inoltre, lo si ricorda per il ruolo da protagonista nel memorabile film Rocco e i suoi fratelli, capolavoro del cinema e film pluripremiato. Dal 2000 al 2008, gli ultimi anni in cui l'attore è stato protagonista delle scene, si contano tre film: Actors di Bertrand Blier, Il leone di José Pinheiro e Asterix alle Olimpiadi, per la regia di Frédéric Forestier e Thomas Langmann, il suo ultimo film al cinema.
Alain Delon, la vita privata: ha sconfitto una brutta depressione
Alain Delon seppe anche reinventarsi precorrendo i tempi e interpretando personaggi diversi tra loro: volto di molti polizieschi e noir, collezionò una lunga lista di successi, premiato solo nel 1985 con il César, vinto per il film Notre Histoire di Bertrand Blier. In bacheca anche un Orso d'Oro alla carriera portato a casa dieci anni dopo, nel 1995. Smessi i panni del bello del cinema, Alain Delon si divide tra i figli dopo essere riuscito a sconfiggere una brutta depressione che lo aveva avvolto una volta abbandonato il mondo del cinema.