Chi è Alberto Sordi, uno dei miti del cinema italiano

Alberto Sordi è a ragione considerato uno dei più grandi attori italiani. Una vita interamente vissuta per lo spettacolo, fra cinema, commedia e TV.

Una delle bandiere del cinema italiano, decano e maestro della commedia, Alberto Sordi era famoso anche e soprattutto per la satira sui costumi sociali italiani. Le sue in pungenti commedie nere, i racconti farseschi e i drammi hanno sempre raccontato la parte più vera dell'Italia. Insieme ai colleghi Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, rappresenta probabilmente il meglio della storia del cinema italiano del dopoguerra.


La biografia di Alberto Sordi

Nome e cognome originali: Alberto Sordi
Nata a: Roma (quartiere Trastevere) il 15 giugno 1920
Scomparsa a: Roma, il 24 febbraio 2003
Segno zodiacale: Gemelli
 

Considerato uno dei più grandi attori italiani, Alberto Sordi è stato anche regista, sceneggiatore, comico, cantante e doppiatore.
Pressoché all'unanimità, l'artista romano viene giudicato fra le personalità più versatili ed eclettiche del mondo dello spettacolo.

Premi e riconoscimenti vinti da Alberto Sordi

La sua lunga e brillante carriera è stata ricca anche di soddisfazioni dal punto di vista della critica. Fra i numerosi premi che ha vito ne ricordiamo alcuni. 

Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia (1995); Orso d'Argento al Festival di Berlino per il Miglior attore per Detenuto in attesa di giudizio (1972); Premio Speciale al Festival Internazionale del Cinema di Mosca per il film Io so che tu sai che io so (1983); Golden Globe come Migliore attore in un film commedia o musicale per Il diavolo (1964); 2 Premi Vittorio De Sica (1979 e 2001); 1 Cariddi alla carriera al Taormina Film Festival (1990), 1 Premio Flaiano alla carriera (1992), 1 Gran Premio Internazionale dello Spettacolo alla carriera (1994); 7 David di Donatello come Migliore attore protagonista; un David speciale alla carriera (1990), 1 David alla carriera (1999) e una Targa speciale (1984); 4 Nastri d'Argento, 1 Nastro d'Argento alla carriera (1995); 1 Nastro d'Argento speciale (postumo); 5 Globi d'Oro, di cui uno alla carriera ed uno speciale della giuria; 6 Grolle d'Oro più altre onorificenze per il contributo al cinema e alla cultura.

Tutti questi premi, uniti a importanti successi di pubblico e all'affetto della gente, in particolare nella "sua" Roma, lo hanno consacrato come uno degli attori italiani più importanti, ma soprattutto amati, di sempre.

La filmografia di Alberto Sordi

Alberto Sordi ha preso parte ad oltre 150 pellicole cinematografiche, a qualche sceneggiato televisivo ed ha firmato alcuni film come regista. Inoltre la sua grandissima vocazione per lo spettacolo gli fece guadagnare innumerevoli ospitate e partecipazioni ai programmi televisivi, in particolare i grandi varietà Rai. Per avere un'idea possiamo visitare la sezione a lui dedicata nelle Teche Rai, oppure i numerosi spettacoli e film presenti su RaiPlay
Come doppiatore, ha dato voce al mitico Ollio (Oliver Hardy) della coppia Stanlio e Ollio.
Insieme ad altri mostri sacri come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, Sordi appartiene a quella che, probabilmente, ad oggi è la migliore generazione di attori italiani.
Sul grande schermo l'artista romano ha dato spesso vita a personaggi superficialmente divertenti, ma spesso in realtà espressione di alcuni dei peggiori vizi e difetti dell'italiano medio (basti pensare al ruolo fortemente drammatico interpretato in Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli).
Forse nessuno come Alberto Sordi è riuscito a rendere in modo altrettanto veritiero e cinico alcuni tratti della nostra umanità e della società contemporanea.

La sua filmografia è vasta come quella di pochi altri attori italiani, ma fra le pellicole da vedere assolutamente ricordiamo almeno: 

Lo Sceicco Bianco (1952); 
I vitelloni (1953);
Un giorno in pretura (1953); 
Un americano a Roma (1954); 
Il conte Max (1957);
Domenica è sempre Domenica (1958);
Il diavolo (1963); 
Risate all'italiana (1964);
Il prof. Giudo Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969);
Un borghese piccolo piccolo (1977);
Il Marchese del Grillo (1981); 
Io so che tu sai che io so (1982);
In viaggio con papà (1982);
Il tassinaro (1983); 

In TV, Alberto Sordi ha interpretato Don Abbondio ne I promessi Sposi di Salvatore Nocita (1989)

Pochi attori hanno avuto un impatto sulla cultura popolare italiana come Alberto Sordi. Basti pensare che è sua una delle battute più famose, conosciute e imitate del cinema italiano, la celeberrima scena del piatto di "maccarone" di un americano a Roma:

Vita privata e personale di Alberto Sordi

Alberto Sordi è nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, poiché suo padre suonava la tuba presso il Teatro dell'Opera di Roma.
Riservato e discreto nonostante l'esuberanza in pubblico, sulla sua vita privata e sentimentale si sa molto poco.
Anche se gli sono state attribuite relazioni con diverse donne più o meno celebri, l'unica accertata è quella con l'attrice Andreina Pagnani, che durò 9 anni.
Sordi non si è mai sposato e non ha avuto figli.
È sempre vissuto a Roma insieme alle sorelle e al fratello.
Cattolico praticante, non ha mai esternato le proprie convinzioni politiche.
Nel 2001 l'attore si ammalò di cancro ai polmoni e diradò le sue apparizioni pubbliche.
Sordì morì il 24 Febbraio 2003 all'età di 82 anni, salutato da una folla immensa che commossa gli rese omaggio presso la camera ardente allestita in Campidoglio.
E' tumulato al Verano nella Cappella di famiglia.
Ad oggi è ancora attiva la Fondazione Alberto Sordi, che si occupa soprattutto di sostegno alla terza età e di ricerca geriatrica. Creata a 70 dallo stesso Alberto Sordi è "una Fondazione non solo dedicata alla cura e all’assistenza qualificata delle persone anziane, ma anche per difendere la dignità della persona e il suo diritto alla qualità della vita.".

Curiosità su Alberto Sordi

Il 15 Giugno 2000, in occasione del suo ottantesimo compleanno, Alberto Sordi è stato sindaco di Roma per un giorno.
Era un grande tifoso della Roma.
Gli è stato dedicato un asteroide.
L'epitaffio sulla sua lapide recita "Sor Marchese, è l'ora", frase tratta dal film Il Marchese del Grillo.
Iniziò la carriera come doppiatore. In particolare vinse il concorso indetto da MGM per diventare il doppiatore italiano di Oliver Hardy
Poco meno di una settimana dopo la sua scomparsa, Roma gli aveva già dedicato una delle gallerie del centro.
Negli anni di maggior successo arrivò a girare anche 10 film all'anno.
Alberto Sordi si iscrisse alla SIAE come suonatore di mandolino.

Fonte foto copertina e foto articolo: IMDB.com