Tutto quello che devi sapere su Alcarràs, il film che ha vinto l'Orso d'Oro alla Berlinale 2022

Dentro il film di Carla Simón c'è anche un po' di Italia: uno dei produttori è Giovanni Pompili con la sua Kino Produzioni

Alcarràs di Carla Simón è il film che ha vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2022. La giuria presieduta da M. Night Shyamalan e completata da Karim Aïnouz, Anne Zohra Berrached, Tsitsi Dangarembga, Ryusuke Hamaguchi, Connie Nielsen e Said Ben Saïd ha premiato la storia di "resistenza agricola" della regista spagnola "per le sue straordinarie performance, dagli attori bambini agli interpreti ottantenni, per la sua capacità di mostrare tenerezza, comicità e problemi".

Alcarras: la trama del film

Girato in dialetto catalano con attori non professionisti, Alcarràs racconta la storia dei Solé, una famiglia che passa ogni estate a raccogliere le pesche dal loro frutteto di Alcarràs, un piccolo villaggio della provincia di Lérida. Ma il raccolto di quest'anno potrebbe essere l'ultimo perché gli agricoltori devono affrontare l'improvviso sfratto dalla piantagione.

I peschi verranno abbattuti e i terreni sui quali si lavora da generazioni saranno destinati dal proprietario all'installazione di pannelli solari. Questa situazione provoca una spaccatura all'interno di una famiglia fino ad allora sempre compatta e affiatata. Per la prima volta, i Solé devono fare i conti con le preoccupazioni economiche, un futuro incerto e il rischio di perdere molto di più della loro stessa casa.

Opera seconda di Carla Simón, Alcarràs è un dramma famigliare intenso e politico ricco di dettagli autobiografici. Quando il nonno della regista morì, i suoi zii – con i quali è cresciuta in seguito alla morte dei genitori – ereditarono la terra e si dedicarono all'agricoltura. Questo film è l'omaggio di Simón "nostalgico ma non sentimentale alle ultime famiglie di contadini resistenti che ancora si aggrappano alle loro tradizioni". 

Ma è anche un film corale – spiega la regista nelle note di presentazione – "sui rapporti familiari, sulle tensioni generazionali e sull'importanza dell'unità in tempi di crisi". La scelta del cast è ricaduta su attori non professionisti della zona di Alcarràs "che hanno un vero attaccamento alla terra". Simón rivela che "per presentarsi come una vera famiglia, hanno passato così tanto tempo insieme che ora si chiamano con i nomi dei loro personaggi".

Chi è Carla Simon, la regista di Alcarras

Classe 1986, Carla Simón è catalana e si è laureata in cinema a Barcellona dopo aver studiato per un anno all'Università della California. Dopo aver vinto la borsa di studio "la Caixa" di Obra Social, si è trasferita a Londra per studiare alla London Film School. Simón si è fatta notare sin dai suoi primi cortometraggi, sia documentari (Women del 2011 diretto con Marco Businaro, Born Positive del 2012 su tre ragazzi inglesi nati con l'HIV) che di finzione come Lipstick del 2013 e Las pequeñas cosas del 2015, selezionati in numerosi festival internazionali. 

La regista ha debuttato nel lungometraggio nel 2017 con Estate 1993, toccante dramma autobiografico (è ispirato alla sua personale esperienza di bambina rimasta orfana nella Catalogna degli anni '90) vincitore di tre Premi Goya: alla Simón come miglior regista esordiente, all'attrice Bruna Cusí come miglior rivelazione e all'attore David Verdaguer come miglior non protagonista. Tra Estate 1993 (distribuito in Italia da Wanted Cinema) e Alcarràs, Simón ha diretto due corti: Después también per sensibilizzare ancora una volta sull'AIDS e Correspondencia condiviso con la collega cilena Dominga Sotomayor.  

Alcarras: dove vederlo?

Il cast di Alcarràs è composto da Jordi Pujol Dolcet, Anna Otín, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou, Josep Abad, Montse Oró, Carles Cabós, Joel e Isaac Rovira, Berta Pipó, Elna Folguera, Antònia Castells, Djibril Casse e Jacob Diarte. La sceneggiatura è stata scritta dalla regista con Arnau Vilaró.

Il team creativo è quasi tutto al femminile: la direzione della fotografia è della boliviana Daniela Cajías, il montaggio di Ana Pfaff, le scenografie di Monica Bernuy, i costumi di Anna Aguilà e il trucco dell'italiana Giovanna Turco, già al lavoro per registi del calibro di Martin Scorsese (Gangs of New York) e Ridley Scott (Tutti i soldi del mondo).

Dentro Alcarràs c'è anche un po' di Italia: il film è una co-produzione italo-spagnola che ha coinvolto Avalon, Elastica Films, Vilaüt Films e la romana Kino Produzioni di Giovanni Pompili. Le vendite internazionali sono curate da mk2. Il film non ha ancora una distribuzione italiana, ma considerando l'Orso d'Oro, la partecipazione italiana nella produzione e il precedente di Estate 1993 sicuramente sarà presto possibile vederlo sui nostri schermi.

Foto: Lluís Tudela / mk2 Films