American Beauty, il cult degli anni '90: ecco come è nata la sequenza del sacchetto di plastica

American Beauty dell'esordiente Sam Mendes è uno dei più conosciuti film degli anni '90 e una delle interpretazioni migliori di Kevin Spacey

American Beauty di Sam Mendes è uno dei film statunitensi più conosciuti degli anni '90, una delle interpretazioni più celebri di Kevin Spacey e il trionfatore dell'edizione 2000 della Notte degli Oscar, quando vinse cinque statuette comprese quelle per il miglior film, la miglior regia e il miglior attore protagonista, alle quali si aggiungono i riconoscimenti per la miglior fotografia (Alan H.Hall) e per la miglior sceneggiatura originale scritta da Alan Ball. Numerose le sequenze rimaste nella memoria di questa visionaria satira sulle aspirazioni dell'americano medio che gradualmente si colora di tragedia; dal sacchetto di plastica svolazzante fino alla provocante adolescente interpretata da Mena Suvari travolta da una pioggia di rose rosse. Nel cast, accanto a Spacey e alla Suvari, Annette Bening, Thora Birch, Chris Cooper e Wes Bentley. Il film sarà trasmesso il 22 gennaio 2018 alle 21,03 su Iris.

American Beauty, la trama

In American Beauty Spacey interpreta il ruolo di Lester Burnham, impiegato di mezz'età intrappolato in una vita di routine, in un lavoro che non lo soddisfa e che lo vede sottomesso, in un menage famigliare altrettanto piatto, con la moglie (Annette Bening) frustrata e insoddisfatta e la figlia adolescente (Thora Birch) introversa e con bassa autostima.

Improvvisamente tutto cambia quando Lester nota Angela, provocante amica della figlia. La visione gli provoca una specie di ossessione erotica, gli risveglia i sensi e soprattutto gli fa decidere di riprendere in mano la sua vita, rivoluzionandola. Come una sorta di crisi di mezz'età dagli effetti decisivi e devastanti. Le vicende di Lester e della sua famiglia si intrecciano, intanto, con quelle dei vicini di casa; un padre (Chris Cooper) ultraconservatore, omofodo, autoritario e razzista, e un figlio (Wes Bentley) che dietro l'apparenza di bravo ragazzo e studente modello nasconde la sua attività di pusher e la sua realtà di disincantato e un po' nichilista sognatore.

Il sacchetto di plastica e altre curiosità

Una delle sequenze più celebri di American Beauty, quella del sacchetto di plastica svolazzante - citata, per esempio, e parodiata anche in una puntata de I Griffin - è venuta in mente allo sceneggiatore Alan Ball sulla base di un ricordo personale. Lo sceneggiatore ricorda infatti come nei primi anni novanta stava passeggiando senza particolari pensieri nei dintorni del World Trade Center di New York quando la sua attenzione venne colta appunto da un sacchetto di plastica che le correnti stavano sballotando a pochi metri da terra. La visione inaspettata gli provocò un'intensa risposta emozionale, stando alle sue parole, tanto da rimanergli in mente fino alla "citazione" nel film.

Per quanto riguarda la regia, il nome di Sam Mendes fu scelto tra una serie di candidati anche dal nome più quotato. La produzione scelse però, d'accordo con l'idea dello stesso Alan Ball, di puntare su un nome non affermato anche per questioni di budget - il film era stato pensato come una produzione se non indipendente, perlomeno a basso budget -, e scelse Mendes che non aveva ancora diretto film, ma si era appena fatto notare con un musical a Broadway.

Fonte foto https://www.facebook.com/americanbeautymovie/