Andrew Garfield confessa: «The Amazing Spider-Man come una prigione»

In una intervista l'ex Peter Parker Andrew Garfield commenta la situazione di The Amazing Spider-Man

In una recente intervista per The Playlist, Andrew Garfield, a Los Angele per la pormozione di 99 Homes di Ramin Bahrani ha parlato senza troppi peli sulla lingua del suo passato in qualità di ex volto di Peter Parker. E le dichiarazioni, questa volta, non sono state troppo soft.

«In un film come quello [The Amazing Spider-Man ndr], c’era la pressione di fare bene, di accontentare tutti… ovviamente, non fai contento nessuno. Dovevano amarlo i cinquantenni bianchi, i teenager gay, gli omofobi bigotti dell’America centrale, le ragazzine di 11 anni…».

«Quell’aspetto è stato davvero spiacevole» ha proseguito. «Specialmente per quelli di noi che tentavano di infondergli un’anima, cercando di renderlo unico, di dargli quel qualcosa che valesse il prezzo del biglietto d’ingresso. Autenticità, gusto e verità, ma allo stesso tempo, capisco anche le persone vogliano fare molti soldi, e che ne spendono tanti per averne altrettanti in cambio. Non posso vivere in quel modo, sembra una progione, a essere sincero, vivere con quelle aspettative».

Potremo quindi vedere prossimamente Andrew Garfield in 99 Homes, che uscirà negli Stati Uniti il prossimo 25 settembre.

 

 

 

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