Anime Nere di Francesco Munzi trionfa ai Davide di Donatello

Con nove statuette il noir di Francesco Munzi spiazza la concorrenza lasciando ben poco agli altri film in concorso

Anime nere, il noir di Francesco Munzi sbanca ai Davide di Donatello, un trionfo con ben nove statuette portate a casa sbaragliando una concorrenza che sicuramente, sulla carta, era ben nutrita.

Anime nere, ricordiamolo, è passato alla scorsa Mostra d’arte cinematografica di Venezia dividendo la critica, parte della quale non fu molto generosa. Il film è stato diversamente accolto all’estero dove la storia, che ruota attorno a un clan della ‘ndrangheta, è stata ben accolta dai critici degli altri paesi.

Altro film, anch’esso passato a Venezia lo scorso settembre, è Il giovane meraviglioso di Mario Martone (quattro premi in tutto), film biografico sul poeta Giacomo Leopardi, film lodato per l’interpretazione di Elio Germano, che infatti è stato premiato come miglior attore, e che a sorpresa ha avuto un buon riscontro al botteghino (cosa che non si può dire appieno per Anime nere).

Tra gli altri premiati ci sono Margherita Buy come miglior attrice protagonista per Mia Madre, il film di Nanni Moretti; poi c’è stato il premio a uno sbalordito Carlo Buccirosso come attore non protagonista per il film di Edoardo Leo Noi e la Giulia; miglior regista esordiente a Edoardo Falcone per il suo Se Dio vuole.

Ospite e premiato d’onore è stato Quentin Tarantino che si è fatto un giro al Quirinale (come è d’usanza il Presidente della Repubblica riceve in una cerimonia laica i candidati a premi) dove nel discorso indirizzato ai cineasti presenti il Presidente Mattarella ha usato il personaggio de Le Iene di Tarantino stesso, Mr. Wolf, facendolo diventare un metro di paragone per la nostra situazione politica e sociale. Tarantino è venuto a ritirare i due premi come miglior film straniero (Pulp fiction, 1995, e Django Unchained, 2013) che non ebbe mai moto di rititrare di persona.

Per il resto ricordiamo che come miglior film straniero quest’anno ha vinto Birdman del messicano Alejandro Gonzales Iñarritu, mentre gli effetti speciali sono andati a Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores (unico premio per questo fantasy italiano), mentre Belluscon, una storia siciliana di Franco Maresco ha vinto come miglior documentario.

 

A cura della redazione