Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'Arrival', film diretto da Denis Villeneuve, con Amy Adams e Jeremy Renner.
Si intitola Arrival ed è un film fantascientifico, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 19 gennaio 2017, diretto da Denis Villeneuve e che verrà trasmesso sabato 21 settembre 2019 in prima serata alle ore 21.05 su Rai 3. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.
Arrival: il cast
Nel cast di Arrival, troviamo la presenza dei seguenti attori: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Arrival: la trama
Nei cieli limpidi del Montana, in un incidente mondiale senza precedenti di primo contatto simultaneo con forme di vita extraterrestri, un baccello alieno minaccioso su dodici in totale, si ferma, a pochi passi, sopra le praterie verdi.
È una specie di contatto pacifico? Inevitabilmente, a seguito del panico, il colonnello G.T. Weber recluta una squadra di vari esperti, tra cui la stimata professoressa di linguistica e dialettologia, la dott.ssa Louise Banks e il fisico teorico Ian Donnelly, dando loro l'impossibile compito di decifrare una conversazione in codice con i visitatori intergalattici.
Ma quando tutti i tentativi di comunicare si rivelano inutili, sorgerà una domanda pratica, ma molto importante: l'umanità ha sufficiente vocabolario a disposizione per comprendere la risposta degli alieni prima che scoppi una nuova guerra globale?
Arrival: curiosità sul film
Per il film, è stata utilizzata quella che è stata definita “fantascienza sporca” una tipologia di scatto realizzato dal direttore della fotografia Bradford Young. Il dirty sci-fi - secondo la terminologia inglese - punta a ricreare un ambientazione specifica che punta al distacco della realtà e della nitidezza, a favore di un’immagine “bagnata”.
Le astronavi fanno venire in mente i gusci d’uovo e proprio così’ vengono denominate dall’esercito americano. Denis Villeneuve, nel ricrearle, è stato ispirato a un asteroide, denominato Eunomia o Asteroide 15, che ruota proprio al nostro sistema solare.
Gli alieni assomigliano un po’ a balene, animali tenuti in considerazione dal regista per far prendere loro forma, anche se assomigliano - nella versione finale - a dei calamari giganti dotati di sette tentacoli che vengono chiamati eptapodi.
Nel film, assistiamo alla nascita di una nuova lingua: non è la prima volta, infatti, che in una pellicola cinematografica viene presentato un idioma totalmente nuovo. In questo caso, è stata ideata insieme all’artista Martine Bertrand che ha concepito il design a cerchi astratti che contraddistingue il parlato alieno.
Patricia Vermette, production designer, invece, si è occupata di realizzare il dizionario e la struttura della lingua. Dal punto di vista fonetico, è stato Dave Whitehead ha curare i suoni.
Il film è attraversato dall'ipotesi Sapir-Whorf che sostiene che, lo sviluppo cognitivo degli individui dipenda, strettamente, dalla lingua che parla. Non è tutto: quando si impara una lingua straniera, si inizia a pensare e concepire concetti nell’idioma che si sta studiando.
Fonte immagine in evidenza: https://twitter.com/MisterMovieIT/status/821417085154693124?s=20