Assassinio sull'Orient Express: Hercule Poirot non ha perso né il suo fascino né il suo acume

Il film diretto da Kenneth Branagh presenta alcune differenze rispetto al romanzo di Agatha Christie ma piace lo stesso

È noto che i film tratti dai romanzi presentino sempre qualche differenza rispetto all'opera originaria e neanche Assassinio sull'Orient Express sfugge a questa sorta di regola del cinema. I registi, d'altronde, vogliono mettere la propria firma sul loro lavoro anche attraverso qualche piccola modifica, per non realizzare solo una copia dell'ingegno di qualcun altro; bisogna poi considerare che i film hanno un linguaggio differente rispetto a quello dei libri e alcuni cambiamenti sono necessari ai fini dello spettacolo. Per quanto riguarda Assassinio sull'Orient Express, chi ha letto e amato il romanzo di Agatha Christie (probabilmente il giallo più famoso al mondo) forse storcerà il naso di fronte ad alcune scelte del regista Kenneth Branagh, a partire dai nomi cambiati ad alcuni personaggi: l'italiano Antonio Foscarelli diventa Biniamino Marquez (e cambia anche la propria nazionalità), la svedese Greta Ohlsson si trasforma nella spagnolo Pilar Estravados, i personaggi del Dottor Constantine e di Arbuthnot vengono fusi in un unico personaggio: il dottor Arbuthnot. Rispetto al romanzo sono poi diverse anche le reazioni dei personaggi quando Hercule Poirot arriva alla soluzione del caso. A queste si aggiungono un altro paio di cambiamenti, ma il risultato finale del film è comunque soddisfacente. E chi non ha mai letto il romanzo di Agatha Christie certamente lo apprezzerà.

Assassinio sull'Orient Express: l'Hercule Poirot di Kenneth Branagh piace e convince

Se in Assassinio sull'Orient Express c'è un aspetto che mette d'accordo tutti, questo è sicuramente l'interpretazione data da Kenneth Branagh all'affascinante personaggio di Hercule Poirot. Nella pellicola l'artista originario dell'Irlanda del Nord veste il doppio ruolo del regista e dell'attore protagonista e riesce a cavarsela bene in entrambi i ruoli: certo, probabilmente è più in forma fisicamente e ha i capelli più chiari rispetto a come Agatha Christie aveva immaginato l'investigatore, ma riesce a sprizzare l'acume e l'intelligenza sopraffina del suo personaggio solo con gli sguardi. In Assassinio sull'Orient Express è tutto il cast a funzionare a meraviglia, ma questo di certo non sorprende: Johnny Depp, Penelope Cruz, Willem Dafoe, Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Josh Gad sono solo alcune delle grandi star internazionali che affiancano Kenneth Branagh e nel film non deludono affatto le aspettative.

Assassinio sull'Orient Express: quel treno viene voglia di prederlo

Come detto in precedenza, Kenneth Branagh è promosso a pieni voti non solo nel ruolo di attore protagonista, ma anche in quello di regista. Assassinio sull'Orient Express è caratterizzato da tutta una serie di affascinanti inquadrature che si rivelano un vero e proprio spettacolo per gli occhi: quando il treno è costretto a fermarsi in Jugoslavia a causa della neve, lo spettatore può ammirare lo spettacolo dato dal bianco delle montagne innevate in cui spicca la figura scura di un treno che sembra uscito dalle favole. L'Orient Express che si vede nella pellicola non è solo il mezzo di trasporto nel quale si consuma un delitto, ma è un sogno, allo spettatore viene voglia di salire sul quel convoglio, di sedersi e consumare un pasto nel vagone ristorante e riposare in una dei suoi scompartimenti. Insomma, Kenneth Branagh e tutti coloro che hanno lavorato con lui sono riusciti a ricreare alla perfezione quel leggendario treno.

Assassinio sull'Orient Express: un film da vedere, ma che brutto quello spot finale

Che abbiate letto o no il romanzo di Agatha Christie, Assassinio sull'Orient Express è un film che vi consigliamo di vedere: anche solo per il cast e le immagine che vengono proposte questa pellicola merita di essere visto. Non è detto che apprezziate i cambiamenti fatti alla storia originale, ma la trama in fondo è rimasta identica e il personaggio principale, Hercule Poirot riesce ad affascinare. Prima di terminare questa recensione vogliamo però soffermarci su un aspetto, seppur secondario, che stona con il film: l'autentico spot pubblicitario di lancio alla prossima pellicola di Kenneth Branagh, Assassinio sul Nilo, fatto nelle battute finali di Assassinio sull'Orient Express. Il finale, che sembrerebbe essere anche l'inizio del nuovo film, ci auguriamo che venga completamente ignorato in Assassinio sul Nilo, altrimenti vorrebbe dire che il romanzo di Agatha Christie verrà completamente stravolto.

Voto: 7

Frase:
“Mi chiamo Hercule Poirot e sono probabilmente il miglior investigatore al mondo”.