Attacco al potere 2: perché Antoine Fuqua rifiutò la regia

Attacco al potere 2 di Babak Najafi è il ritorno del capo della sicurezza presidenziale interpretato da Gerard Butler, che questa volta deve affrontare una minaccia in terra britannica

Attacco al potere 2 di Babak Najafi è il sequel di Attacco al potere - Olympus has fallen realizzato nel 2013 da Antoine Fuqua. In questo secondo capitolo si attraversa l'oceano e l'ambientazione è britannica, non più statunitense, mentre il protagonista è sempre il terrorismo internazionale. Il cast vede la conferma di Gerard Butler, affiancato da Morgan Freeman, Charlotte Riley, Angela Bassett, Jackie Earle Haley, Radha Mitchell, Aaron Eckhart e Melissa Leo. Attacco al potere 2 verrà trasmessa il 2 marzo 2018 alle ore 21,25 da Italia Uno.

Attacco al potere 2, la trama

Il presidente degli Stati Uniti (Aaron Eckhart) è a Londra insieme a tutti i principali capi di stato mondiali per presenziare al funerale del loro collega inglese, scomparso in circostanze misteriose. L’occasione però rientra nei piani di una terribile organizzazione terroristica, pronta a uccidere tutti i leader mondiali per spargere il caos: dopo l’attacco alla Casa Bianca del 2013, il capo della sicurezza presidenziale Mike Banning (Gerard Butler) si ritroverà costretto ad affrontare un’altra situazione difficile.

Attacco al potere 2, il regista: il rifiuto di Antoine Fuqua

Attacco al potere due era stato affidato al regista del primo fortunato episodio, Antoine Fuqua, uno degli alfieri dell'action e del poliziesco contemporanei energici e un po' più stratificati della media; suoi sono per esempio Training day (2001) e Brooklyn's finest (2009). Fuqua ha però declinato l'offerta sostenendo che la sceneggiatura non fosse abbastanza buona e sostenendo che il film non avrebbe avuto particolarità d'interesse.

Attacco al potere 2, curiosità

Tra la realizzazione del primo e quella del secondo capitolo degli adrenalinici e più o meno fantapolitici film sono trascorsi tre anni; nella finzione invece sono passati ben sei anni; è una maniera anche per giustificare le varie elezioni e i vari cambiamenti politici che hanno interessato alcuni personaggi. Morgan Freeman ha prestato la sua voce all'app "Waze", creata per un'iniziativa di marketing legata alla promozione del film.

Fonte foto https://www.facebook.com/AttaccoAlPotere2/