Barilla celebra la Giornata mondiale del cinema italiano con i suoi spot d'autore

Nell'archivio storico del gruppo tante pubblicità firmate da maestri del cinema italiano come Fellini e Tornatore

In occasione della Giornata mondiale del cinema italiano che si celebra il 20 gennaio, Barilla pesca nel suo archivio storico alcuni spot d'epoca che portano la firma di Federico Fellini, Giuseppe Tornatore e Gabriele Salvatores. Le pubblicità ripercorrono la lunga storia dell'azienda di Parma e il cambiamento delle abitudini e dei costumi degli italiani. Cinema e televisione sono sempre stati elementi imprescindibili per il pastificio emiliano.

Cinema italiano e Barilla: un legame che dura da anni

È il 1958 quando Barilla sceglie la via del testimonial. Sono i tempi di Carosello e un giovane Giorgio Albertazzi presta la sua voce a due campagne firmate dal copywriter Pietro Bianchi. Il terzo ciclo del Carosello è affidato a Dario Fo: la campagna si chiama "Il ballista" perché il futuro premio Nobel, di volta in volta nei panni di un personaggio diverso, racconta agli amici del bar improbabili balle, dalle partecipazioni mirabolanti al Gran Premio di Monza e al Tour de France al salvataggio dello zoo di Philadelphia.

Puntualmente alla fine del racconto uno degli amici esclama: "Questa proprio non la bevo" e Fo risponde, mostrando una scatola di pasta: "E questa la mangi?". Ogni scenetta finisce con un codino in cui viene mostrata una scatola di nidi di rondine e la voce over che annuncia: "Con pasta Barilla è sempre domenica". Dopo i caroselli con Mina degli anni Sessanta, girati dallo scenografo e costumista due volte premio Oscar Piero Ghilardi, Barilla ingaggia Federico Fellini per la memorabile campagna "Alta società", da tutti ribattezzata "Rigatoni". 

In questa presa in giro della nouvelle cuisine, una coppia è a cena in un elegantissimo ristorante e il maître (Franco Javarone) propone i piatti più sofisticati del menù. Con uno sguardo d'intesa col compagno, la signora (Greta Vaillant) interrompe l'elenco ed esclama: "Rigatoni". "E noi come un'eco rispondiamo: Barilla... Barilla... Barilla...", la replica del maître e degli altri avventori. Il payoff conclusivo è: "Barilla, vi fa sentire sempre al dente". Le musiche sono di Nino Rota, arrangiate da Nicola Piovani.

Barilla, spot da Tornatore a Salvatores

Fresco di vittoria dell'Oscar con Nuovo Cinema Paradiso, Giuseppe Tornatore fa rivivere la casa nel verde nello spot del 1990 con la famiglia del Mulino Bianco: la mamma insegnante, il papà giornalista, il nonno (il grande Giacomo Furia) e i due bambini. I cinque, stanchi del caos della metropoli, lasciano la città per andare a vivere nella natura. La direzione creativa è di Silvano Guidone dell'agenzia Testa. La produzione BRW schiera altri due premi Oscar: il compositore Ennio Morricone e lo scenografo Gianni Quaranta.

È del 2015, invece, l'arrivo come testimonial di Pierfrancesco Favino: la campagna si chiama "Il camion Barilla" ed è diretta da Gabriele Salvatores. Come in un road movie, l'attore è Marcello, l'autista che si mette "in viaggio verso di voi" attraverso le eccellenze e le persone che abitano l'Italia per consegnare penne e spaghetti. Per due anni, fino al 2017, Favino e Salvatores continuano a realizzare spot: gli ultimi sono quelli del "tradizionalista", il cuoco emiliano che Favino convince con le nuove tagliatelle.

Il legame tra cinema e Barilla continua nel 2020 con le tre pubblicità della campagna "Nata sotto il cielo d'Italia", dirette da Sergio Rubini, Daniele Luchetti e Alessandro Genovesi per lanciare la pasta 100% grano italiano, sulla versione di Azzurro elaborata da Vittorio Cosma. L'ultimo a cimentarsi con il brand di Parma è Gabriele Mainetti: il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out firma nel 2022 il nuovo spot Mulino Bianco, accompagnato dalle note di My Favorite Things dal classico Tutti insieme appassionatamente.