Berlinale 74, due film italiani selezionati nelle sezioni Generation e Forum

"Quell'estate con Irene" e "Il cassetto segreto" annunciati dal Festival al via il 15 febbraio

Ci sono due film italiani nella selezione ufficiale della Berlinale 74 annunciata finora. Dal 15 al 25 febbraio, l'edizione 2024 del festival diretto per l'ultima volta da Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek, ai quali subentrerà la statunitense Tricia Tuttle, ha presentato i titoli che compongono le sezioni Special, Panorama, Forum e Forum Expanded, Generation, Shorts, Classics, Retrospective e Homage. Il lancio della line-up completa, con i film del Concorso in gara per l'Orso d'oro, è previsto per il 22 gennaio.

Berlinale 2024: due film italiani in Generation e Forum

In anteprima mondiale alla Berlinale 74 ci sono (per il momento) due film italiani che si aggiungono alla serie Supersex, il biopic Netflix su Rocco Siffredi con Alessandro Borghi. Nella sezione Generation, dedicata a bambini e ragazzi, c'è Quell'estate con Irene, l'opera seconda di Carlo Sironi. Il regista di Sole racconta la storia di Clara (Maria Camilla Brandenburg) e Irène (Noée Abita), due ragazze di 17 anni che si incontrano per la prima volta nell'agosto del 1997 durante una gita organizzata dall'ospedale che le ha in cura.

Clara è timida e solitaria, Irène è estroversa e sfacciata. Nonostante la malattia, le due diventano presto inseparabili e decidono di scappare insieme su un'isola lontana da tutti per poter vivere finalmente la loro prima vera estate. Sironi spiega nelle note di regia che Quell'estate con Irène, prodotto dalla Kino di Giovanni Pompili con la June Films di Julie Billy e Naomi Denamur, "nasce dal desiderio di raccontare quel momento in cui le prime impressioni della vita ci colpiscono e vanno a creare la nostra identità e la nostra memoria, quell'estate che non dimenticheremo mai". 

Volevo realizzare un film che avesse la sostanza indefinita di un sogno ad occhi aperti e la precisione chirurgica dei ricordi più importanti. La prima volta che l'ho immaginato stavo ascoltando To Wish Impossible Things dei The Cure: "Remember how it used to be / when the sun would fill up the sky. / Remember how we used to feel, / those days would never end".

Berlinale 74, Costanza Quatriglio con il doc su suo padre

Nella sezione Forum, dedicata al cinema sperimentale e ai documentari provenienti da tutto il mondo, c'è Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio. La regista di Sembra mio figlio, Triangle e Terramatta torna al documentario e compie un viaggio sentimentale e avventuroso nella Sicilia del Novecento recuperando bobine, fotografie, registrazioni sonore e documenti dall'archivio del padre, il giornalista e scrittore Giuseppe che ha dedicato la propria vita al racconto della sua terra attraverso le testimonianze di artisti, poeti e intellettuali.

L'occasione è la preparazione della regista al doloroso e definitivo distacco dalla biblioteca del padre, donata alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana. L'intreccio di memoria privata e collettiva è arricchito dai dialoghi tra Costanza e Giuseppe (all'epoca novantenne e scomparso nel 2017 all'età di 94 anni) nelle inedite riprese effettuate tra il 2010 e il 2011 e custodite fino a oggi. Prodotto da Indyca, Rough Cat e RSI - Radiotelevisione svizzera, Il cassetto segreto sarà distribuito prossimamente al cinema da Luce Cinecittà.

"Nell'antica Grecia, accanto a Kronos, il tempo che scorre, c'è Kairos, il tempo debito, il tempo in cui le cose accadono perché spinte dalla necessità che agisce sulla nostra volontà", spiega Quatriglio nelle note di regia. 

Il distacco dalla biblioteca di mio padre è il tempo debito; il tempo del lasciare è il tempo della conoscenza. Trasferire i libri, trasferire memoria. Trovandomi di fronte questo dono che la vita mi ha dato, sto facendo quello che devo fare. Sento che interrogo il mio mestiere, non solo per il gusto del cinema, ma anche per rispondere a quella che d'un tratto mi è parsa una chiamata. Fare cinema con immagini di repertorio è gesto di condivisione; ripercorrere, ripetere, elaborare, per vedere con altri occhi ciò che risuona nella memoria di noi tutti, a volte senza che noi stessi ce ne rendiamo conto.

Foto: Kino Produzioni / June Films - Indyca / Luce Cinecittà