Berlino: il film di Wim Wenders

Passa Every Thing Will Be Fine che è un fallimento del regista tedesco

Il giorno di Wim Wenders è arrivato. Presentato fuori concorso del Festival di Berlino 2015 Every Thinh Will Be Fine, opera che, appunto, vede il passaggio del maestro tedesco qui alla Berlinale e offre il pretesto per dargli l’Orso d’oro alla carriera.

Ma il film di Wim Wenders non convince, anzi forse è proprio brutto e fa porre la domanda sul fatto che il cinema tedesco, che in questa edizione è presente in forze (c’era pure l’altro grande del Nuovo Cinema Tedesco, Werner Herzog), proprio non decolla, stenta, insomma piace poco e niente.

Nello specifico Every Thing Will Be Fine, opera per la quale Wenders si è avvalso di un cast internazionale e non da poco tra cui James Franco (presente anche nel film di Herzog, Queen of the desert), Rachel McAdams, Charlotte Gainsbourg, e dove c’è un pianificato uso del 3D, tanto pianificato bene che come spesso capita con questo espediente visivo il risultato è del tutto inutile al film stesso, dicevamo che quest’opera di Wenders segna un brutto momento per il regista.

Film inconsistente da sembrare parodico della filmografia wendersiana, banale sotto molti punti di vista a cominciare proprio dalla storia strampalata e scritta male con attori e relativa recitazione degni della peggiore compagnia amatoriale teatrale. Il tutto senza impegno e una sopravvalutazione del proprio ego che, come è possibile ricordare con il film Hammet e i l”backstage” litigarelli tra Wenders e il suo produttore, Francis F. Coppola, l’arte e la tecnologia non si coniugano nei verbi del regista tedesco.

Comunque l’Orso d’oro non glielo toglie nessuno, ormai.