Bertrand Bonello presenta Nocturama: non è un film sul terrorismo

Il regista Bertrand Bonello ha presentato a Roma il suo nuovo film Nocturama

Il regista francese Bertrand Bonello ha iniziato a scrivere Nocturama nel 2011. All'epoca il titolo doveva essere "Paris est une fête", che riprendeva il "Festa mobile" di Hemingway. Ma, "dopo gli attentati del 13/11 a Parigi, quel libro era diventato il simbolo della reazione al terrore, ed era ovvio per me che l'avrei dovuto cambiare. Ero in un negozio di dischi, e mi è saltato agli occhi "Nocturama" di Nick Cave, e ho pensato che fosse perfetto, che portava con sé un che di fantasmatico che ben si legava al contenuto del mio film", ha dichiarato a Roma.

Il film racconta di un gruppo di ragazzi che compiono degli attentati in diversi punti della capitale francese e poi si nascondono in un centro commerciale.

I punti di contatto con quanto avvenuto nel 2015, sono evidenti, ma non è a questi che il film si riferisce. "Non è un film sul terrorismo, ma su un sentimento diffuso d'insurrezione".

Ha scelto un grande magazzino perchè: "Un centro commerciale è qualcosa di meraviglioso: è la creazione di un mondo perfetto dentro un mondo imperfetto. Il luogo perfetto per ragazzi confusi perché non hanno una spiegazione per le loro azioni."

"L'attualità non è necessariamente il contemporaneo e abbiamo deciso che non doveva interferire con la nostra finzione. Il primo montaggio era stato terminato prima degli attentati del 13/11, e anche se c'erano analogie con quegli avvenimenti, il film aveva la sua logica e abbiamo voluto mantenerla."

"Un film non è un copia/incolla della realtà, io non sono un giornalista e non sono un sociologo, non voglio fare quel tipo di lavoro. Prima dell'uscita del film mi hanno chiesto spesso di commentare gli attentati, ma io mi sono sempre rifiutato. Non sono un'analista e sarebbe stato idiota o pericoloso da parte mia voler spiegare qualcosa che è inspiegabile".

In Francia sono nati dibattiti molto forti e molto animati riguardo a Nocturama, proprio per chi sosteneva ipotetiche analogie con i fatti di Parigi.

Fonte foto: Instagram