Billy Lynn: un giorno da eroe è il nuovo film diretto dal regista Ang Lee: la guerra tra orrore e retorica nei giorni nostri
È un tema abbastanza classico, quello disconessione tra percezione del reale ed esperienza del reale. Ed è abbastanza classico anche il tema della guerra che lascia cicatrici profonde e traumi spesso inguaribili per chi è costretto a tornare alla vita civile. Ambedue si trovano in Billy Lynn: un giorno da eroe, il nuovo film diretto dal regista Ang Lee nelle sale italiane dal 2 febbraio 2017.
Billy Lynn, film d'eroi o di drammi?
La prima descrizione, in questo caso, non esclude la seconda. E il perché emerge in maniera evidente fin dalla trama del film. Il giovane soldato Billy Lynn, insieme ai suoi commilitoni della Bravo Squad, diventa un eroe nazionale dopo un pericolosa azione di guerra in Iraq.
Lynn e i suoi compagni vengono rimpatriati per due settimane per affrontare il Victory Tour. Il tour della vittoria, insomma, quello che accende su di te interviste, comizi pubblici, bagni di folla, acclamazioni. Addirittura anche la partecipazione al match di football nel giorno del ringraziamento.
Lynn, ancora traumatizzato dall'esperienza in Iraq e dalla morte di un suo commilitone, dovrà affrontare con fatica le luci della ribalta cercando di non impazzire.
Kristen Stewart, film e vita al di là delle convenzioni
L'augurio sincero all'esordiente protagonista Joe Alwyn è che Billy Lynn non venga ricordato solo come "quel film con Kristen Stewart che parlava di guerrà". Kristen Stewart nel 2016 è stata al centro dell'attenzione mediatica sia per le sue pellicole sia per i pettegolezzi sulla sua vita privata: anticonvenzionale, come il personaggio che interpreta nel film di Lee. L'attrice è infatti la sorella del protagonista, una antimilitarista convintae e seriamente preoccupata per le condizioni psicologiche del giovane.
In ogni caso il giovane Alwyn dovrà affrontare anche la concorrenza di un altro grande – anche in senso letterale – protagonista di Hollywood: Vin Diesel. Completano il cast Garrett Hedlund, Steve Martin e Chris Tucker.
In bocca al lupo Billy Lynn.
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