Ridley Scott ha in mente un altro sequel di Blade Runner

Il regista del primo Blade Runner, Ridley Scott, ha rivelato di avere in mente un ulteriore sequel del primo film del franchise fantascientifico distopico.

Ridley Scott sta pianificando un altro sequel di Blade Runner. A rivelaro, lo stesso regista il quale, nel 1982, realizzò il primo Blade Runner che ha avuto un seguito con Blade Runner 2049, diretto da Denis Villeneuve, nel cui cast abbiamo visto Harrison Ford e Ryan Gosling. Scott è stato produttore esecutivo del film. Parlando con Digital Spy, il cineasta ha riferito che sperava che avrebbe avuto la possibilità di fare un altro film nel franchise fantascientifico distopico. "Penso che ci sia un’altra storia, ne ho un’altra pronta per evolversi e svilupparsi, quindi c’è sicuramente un film da poter fare". 

Blade Runner del 1982, un nuovo sequel diretto da Ridley Scott?

Blade Runner 2049 è arrivato al cinema 35 anni dopo il debutto del film originale e non è stato esente da critiche e da un incasso che ha deluso le aspettative. Ciononostante, non è stato un flop al box office mondiale, ma si poteva fare certamente di più: a bloccare i commenti positivi - tra le altre cose - sicuramente la durata del film considerata, da molti, oltremodo eccessiva. Intanto, però, Ridley Scott è nominato per il miglior regista ai Golden Globes del 7 gennaio, per il suo nuovo film Tutti i soldi del mondo, nel cui cast vediamo Christopher Plummer (che sostituisce Kevin Spacey) e Michelle Williams. Il film è stato sottoposto a ulteriori riprese nelle settimane successive all'uscita dal cast di Kevin Spacey, in seguito alle accuse di cattiva condotta sessuale, di aggressione e molestie nei confronti dell'attore di House of Cards. Plummer è in lizza come miglior attore.

Quale futuro distopico mostrerà un eventuale nuovo film?

Non sappiamo ancora nulla della trama di questo film che - al momento - è ancora in fase di elaborazione e sviluppo. Sicuramente, però, si avvarrà delle migliori tecnologie per mostrare un'ambientazione asettica e ipertecnologica, che lascia sempre meno spazio al tocco umano. Basti pensare alla ricostruzione che è stata fatta del replicante Rachael, grazie alla computer grafica moderna. 

Foto immagine in evidenza: https://www.facebook.com/jackmartin84/